Palazzo dei Leoni: avviate le procedure di mobilità e prepensionamento

Per contenere le spese a Palazzo dei Leoni sono state avviate le procedure di mobilità e prepensionamento.

Le difficoltà economiche dell’ex ente provinciale hanno determinato il ricorso alla dichiarazione di eccedenza del personale per ragioni finanziarie, limitatamente al personale con maggiore anzianità contributiva e avente diritto al trattamento di quiescenza entro il 31 dicembre 2016, ai sensi della normativa vigente prima della riforma Fornero.

In tal senso è stata attivata la procedura che, allo stato attuale, ha determinato il pensionamento di venticinque dipendenti ai quali se ne aggiungeranno altri nove entro la fine del 2015.

Il prepensionamento proseguirà anche nel 2016 ed interesserà quarantanove dipendenti, mentre per altri nove si resta in attesa della certificazione dei requisiti da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Un altro istituto che permetterà a breve il passaggio di alcuni impiegati di ruolo dalla Città Metropolitana di Messina ai tribunali siciliani trova fondamento nel bando di mobilità verso gli uffici giudiziari, adottato dal Ministero della Giustizia, per la copertura dei posti vacanti e destinato a riassorbire il personale degli enti di area vasta dando priorità, pertanto, ai dipendenti delle ex Province.

Nove funzionari di palazzo dei Leoni, dal 23 novembre 2015, saranno assegnati a vari uffici giudiziari dei Tribunali di Messina, Patti e Catania.

Sempre nell’ambito della mobilità, un funzionario dell’ente ha assunto servizio presso il Comune di Pace del Mela, mentre altri due funzionari a breve saranno assegnati agli uffici dell’università degli studi di Messina.

Un altro sensibile risparmio per le casse dell’ente, deriva dall’utilizzazione dell’istituto del comando: dieci dipendenti, di cui cinque sono funzionari, allo stato attuale prestano servizio presso gli uffici del consorzio per le Autostrade Siciliane, mentre un impiegato è in posizione di comando presso l’università degli studi di Milano-Bicocca.

Ai numeri fin qui elencati vanno aggiunti altri venticinque dipendenti che nel 2015, con differenti motivazioni e per lo più per pensionamenti per risoluzione unilaterale o per vecchiaia, non risultano più a carico dell’ente mentre altri tre impiegati andranno in pensione nel 2016.

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