Stabilizzazione dei precari: “magia amministrativa” non riuscita. La FPCGIL chiede risposte al Sindaco

Clara Crocè

Una “magia” non riuscita e l’inamovismo del governo regionale, queste sarebbero le componenti dell’ingranaggio alla base del mal funzionamento della delibera di stabilizzazione dei precari che, tra l’altro, sembrerebbe manchevole dello stesso parere della commissione. “Una confusione incredibile”, sostiene in una nota la Funzione Pubblica della Cgil messinese che attribuisce la principale responsabilità alla “mancanza di una decisione politica da parte della giunta guidata dal Sindaco Accorinti,” nonché il lasseiz faire della Regione. La sicurezza dei lavoratori non è dunque uno di quei temi sui quali si riesce a venire a capo. “Eppure abbiamo avanzato una proposta semplice partendo dal presupposto che nell’anno 2015, l’amministrazione potrebbe stabilizzare buona parte  delle Categorie A e B”, afferma il segretario generale della FPCGIL, Clara Crocè, “perché le procedure per l’assunzione dei lavoratori sono più semplici e si potrebbe arrivare alla sottoscrizione dei contratti  a 18 ore settimanali, entro il 2015, senza perdere i 600 mila euro della capacità assunzionale del 2011”.

Stando ai calcoli del sindacato, il piano del fabbisogno del personale per il triennio 2015/2017, dovrebbe prevedere la stabilizzazione del rimanente personale nel 2017.
“Considerato che le procedure per l’assunzione delle categorie C e D comportano tempi lunghi a causa della pubblicazione dei bandi e delle procedure selettive. La stabilizzazione di una parte dei lavoratori delle categorie Ae B, consente di liberare risorse per integrazione oraria.Il piano potrà essere migliorato in seguito del varo della legge regionale dei  precari”, si legge in una nota diramata oggi.
“Non possiamo correre il rischio di perdere la capacità assunzionale del 2011”, tuona la Crocè che si aspetta risposte dal Sindaco: “l’’assunzione di una parte dei lavoratori potrà essere effettiva dimostrazione che questa Amministrazione vuole fare sul serio e ridare dignità ai lavoratori costretti dalla politica al precariato!”

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