Due nuovi dirigenti a Palazzo Zanca, ma è subito polemica. Accorinti “unico criterio, fare interesse della città”

Le Donne e Accorinti

Non ci sono stati misteri o silenzi dietro il fatto che il comune di Messina fosse alla ricerca di due nuove risorse: è notizia dei primi giorni del mese, infatti, che l’Ente avesse aperto la “stagione della caccia al dirigente”.

Una figura per l’ufficio di gabinetto e una per il dipartimento politiche sociali che oggi hanno nomi e cognomi: Claudia Manciola e Domenico Zaccone.

Una selezione pubblica di quelle che lasciano l’amaro in bocca a qualcuno e più di un dubbio a chi osserva l’intreccio di rapporti e conoscenze tra gli attori interessati.

Cacciatore di teste d’occasione è stato il segretario generale, Antonio Le Donne, che ha gestito l’intera faccenda della selezione e della verifica dei requisiti dei candidati. Manciola, prenderà il posto sino ad oggi occupato da Silvana Mondello, la quale pare non sia poi così lieta di lasciare il gabinetto del sindaco, e che potrebbe tornare verosimilmente al dipartimento viabilità; mentre invece a Zaccone toccherebbe il timone dei servizi sociali.

Babbo Natale ha portato a Palazzo Zanca i decreti di nomina proprio nel giorno della vigilia ma dire che i pacchi siano stati scartati nella giovialità e senza polemiche sarebbe una menzogna.

Subito sono emerse le prime ombre circa i tempi e criteri di selezione per non parlare degli evidenti legami tra gli interessati.

Tutte le strade dei servizi sociali portano al Cesv verrebbe da dire.

Infatti da lì proveniva l’assessore Nino Mantineo e così anche l’ex esperto al ramo per il comune, Roberto Ceraolo, attuale direttore del Centro nonché cognato del neodirigente Zaccone.

Allo stesso modo neppure la dottoressa Manciola sarebbe una scoperta da colloquio. Giunge da Macerata la nuova dirigente, luogo dal quale proviene lo stesso segretario generale che l’ha scelta, selezionata e accreditata. Caso vuole che insieme a Le Donne abbia anche lavorato ad un progetto proprio ai tempi dell’esperienza nelle Marche.

Da par suo, il sindaco Accorinti, sostiene senza se e senza ma, di non essere mai stato messo a conoscenza di rapporti pregressi o di parentele e di aver scelto sempre e solo nell’interesse della città.

“Le polemiche sono all’ordine del giorno su ogni scelta compiuta da questa amministrazione – ha dichiarato a Messinaora il primo cittadino – prima ci si lamentava della gestione Mondello, adesso non va bene che venga sostituita. Non ho nulla da temere, ho scelto pensando al bene della città”.

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