Amori malati: a Natale vuole il figlio e sfonda a mazzate la porta di casa della ex. Arrestato

Si è presentato armato di una grossa mazza con la quale è riuscito a sfondare la porta d’ingresso dell’abitazione dell’ex convivente. E’ accaduto il giorno di Natale a Bordonaro, dove solo l’intervento dei Carabinieri ha scongiurato il peggio.

Un episodio che ha dato spunto ad una inchiesta che si è conclusa con un’ ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per i reati di maltrattamenti aggravati contro familiari, minacce aggravate dall’uso di un’arma, danneggiamento e violazione di domicilio,  a carico di un pregiudicato messinese di 39 anni.

L’uomo si è presentato presso l’abitazione della sua ex convivente, armato di una mazza da edilizia, con la quale ha sfondato la porta facendo irruzione in casa e inveendo contro la ex convivente per questioni inerenti l’affidamento del figlio minore (in quel momento presente in casa) e prendendosela, contestualmente, anche con la madre della donna, accusata di essere la causa della loro separazione. L’aggressore, nel corso della permanenza nell’abitazione della sua ex famiglia, era visibilmente sotto l’effetto di sostanze alcoliche. In questi frangenti la donna ha cercato di calmarlo, nonostante la grande paura, allo scopo di scongiurare che l’uomo utilizzasse la mazza di cui era armato per fare del male alle persone o per danneggiare l’alloggio. Dopo alcune decine di minuti, infatti, l’uomo si è allontanto dimenticando persino di riprendere la mazza.

La signora  nonostante la gravità del fatto appena accaduto, non ha chiesto l’intervento delle Forze di Polizia, sperando che la violenza si fosse esaurita.

Però, nelle ore successive,  è tornato  presso l’abitazione con intenzioni ancora peggiori. Appena arrivato ha colpito la porta d’ingresso, già rimasta danneggiata dall’azione precedente, sfondandone la parte bassa fatta di materiale d’alluminio. A quel punto, dopo avere sentito il forte rumore dei colpi sulla porta e dopo aver intravisto l’ex che era riuscito di nuovo ad entrare in casa, la donna si è rifugiata in bagno chiudendosi a chiave e richiedendo l’intervento del 112, mentre la madre si è nascosta con il nipotino in cucina, chiedendo telefonicamente aiuto al figlio (il fratello della ex convivente dell’aggressore n.d.r.). Quest’ultimo è giunto sul posto in pochi minuti ed è stato subito aggredito dall’uomo, che dopo una colluttazione fisica, minacciandolo di morte, si è diretto verso la propria autovettura per prendere un coltello da cucina che teneva nascosto nel cassetto del cruscotto. Nel frattempo è arrivato sul posto anche il padre dell’aggressore, che è riuscito a togliere il coltello dalle mani del figlio, mentre il ragazzo aggredito si arrampicava su un balcone per mettersi in salvo dalla furia dell’ex cognato che alla fine si allontanava.

Immediatamente i Carabinieri giunti sul posto si sono messi sulle sue tracce, diramando le ricerche a tutte le auto tramite la Centrale Operativa e cercandolo ovunque, fino a notte inoltrata.

Nel frattempo, i carabinieri di Bordonaro hanno accertato sul posto la dinamica dell’accaduto, ascoltando i vari testimoni e, nel corso del sopralluogo, raccogliendo tutte le fonti di prova.

E’ emerso che la coppia, ha sempre avuto una convivenza molto difficile e travagliata a causa del carattere violento dell’uomo, notevolmente aggravato peraltro dall’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. La donna, che per il timore di ripercussioni non ha mai voluto denunciare nulla alle Forze dell’Ordine, per uscire da questo incubo nel marzo 2015 aveva deciso di interrompere la relazione e di far perdere le proprie tracce, andando a vivere per un po’ di tempo da una cugina in centro Italia. Rientrata a Messina, la donna era poi andata a vivere dalla madre, dove però è stata rintracciata dall’ex convivente, che ha cominciato a perseguitarla fino all’esplosione di follia della sera del 25 dicembre, quando l’irruzione dell’uomo non ha lasciato alla donna nessuna alternativa se non chiamare i Carabinieri.

Dal momento che la gravità delle condotte che si ripetevano da tempo in una escalation criminale degna di nota, denotano una spiccata propensione alla violenza che avrebbe potuto sfociare in comportamenti ancora più gravi nei confronti dell’ex convivente, la Stazione Carabinieri di Bordonaro – alla luce dei chiari e pesanti elementi raccolti – ha immediatamente richiesto urgenti misure cautelari che l’Autorità Giudiziaria, concordando pienamente con le risultanze investigative, ha prontamente promosso emettendo a carico dell’uomo, l’ordinanza che è stata eseguita nella serata di ieri 9 febbraio 2016.

Finalmente la donna ed il piccolo figlio, che per sicurezza nel frattempo erano stati alloggiati presso una casa di accoglienza, grazie all’intervento dei Carabinieri  potranno fare finalmente ritorno alla loro abitazione e proseguire in modo tranquillo la loro vita.

 

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