Assemblea cittadina del Partito Democratico. La soddisfazione di Russo e il percorso verso il “nuovo Pd”

Un’assemblea voluta fortissimamente da chi il Pd non vedeva l’ora di riformarlo, da chi la rottamazione l’ha sostenuta dalla prima ora e, guardando agli eventi,indipendentemente da dietrologie e analisi del percorso, può dire di averla ottenuta, almeno in città. Alessandro Russo, presidente dei FreeDem e responsabile dei tesseramenti 2016 in quest’era post genovesiana, appare soddisfatto nel day after che segue il giorno dell’assemblea.

E’ andata bene, a nostro parere. Abbiamo un percorso ben delineato davanti. E finalmente torneremo a fare politica.

Direi che si sono gettate le basi per il rilancio definitivo del Pd messinese, fermo da tre anni e senza voce, né proposta”, tre anni nei quali i democrat si sono ritrovati dentro una piramide senza basi e altezze e che, verosimilmente, rimarrà in un regime di commissariamento ancora per qualche mese. Infatti di date per il congresso tanto anelato, non c’è ancora traccia alcuna, nonostante un nuovo appuntamento sia già calendarizzato. Il 20 maggio prossimo, infatti, il partito si riunirà nuovamente per l’istituzione di un gruppo di lavoro cui sarà attribuito il ruolo di supervisione e controllo degli step che andranno seguiti, anche in vista di importanti appuntamenti come quello del referendum di ottobre, il terzo costituzionale della storia della Repubblica.

D’ ora in avanti sarà il tempo della sfida per il Pd locale che dovrà dimostrarsi capace e all’altezza dei prossimi appuntamenti politici, a partire dal referendum di ottobre ma senza trascurare la fase di proposta credibile dinanzi alla città”. Sì, perché la tornata referendaria stavolta sta a cuore ai democrat, gli stessi che appena il mese scorso invitavano alla diserzione delle urne. Ma non Russo, lui a votare è andato! Tanto per essere precisi. Un voto, quello di ottobre, cui forse si dà più una valenza politica che altro: una fiducia al Governo o una sfiducia a Renzi piuttosto che l’apposizione del sigillo di democrazia diretta alla riforma della Carta costituzionale. Un sì o un no che possono fare la differenza sulla sopravvivenza del toscano a Palazzo Chigi: sarebbe un po’ riduttivo. Ma torniamo in riva allo Stretto e alle considerazioni dell’ex presidente della V circoscrizione.

Si volta davvero pagina con uno spirito unitario che dimostra la volontà di voler davvero rilanciare un percorso politico condiviso, finalmente, sgravati dal peso di un blocco che fungeva da zavorra con la sua inconcludenza e irrilevanza”, un blocco -umano- che avrebbe, secondo Russo, messo uno stop nel recente passato ad ogni ipotesi di risultare davvero credibili agli occhi dei messinesi. 

Ma non di strada da fare ce n’è ancora tanta: “E certo non sarà facile, ma una sicurezza ce l’ho: il Pd tornerà protagonista politico a Messina e in provincia. Non subalterno e capace di rinnovare pratiche, metodi e proposte. Prescindere dal nuovo Partito Democratico non sarà possibile, bene che qualcuno non si illuda del contrario”, conclude il renziano.

@eluemme

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