Giro d’Italia 2016. Matteo Trentin vince in rimonta. Tutto facile per Kruijswijk

Altro finale da brividi al Giro d’Italia 2016. Con una gran rimonta nell’ultimo chilometro, Matteo Trentin supera negli ultimi cento metri Moreno Mosere Gianluca Brambilla, che erano riusciti a staccare tutti gli altri fuggitivi nelle salite precedenti. Stretto nella morsa Etixx – QuickStep, il corridore della Cannondale sperava di far valere il suo spunto veloce, ma nel finale non si è accorto del rientro del terzo incomodo, facendosi sorprendere dal rientro del suo corregionale, ben più veloce di lui. Quarto posto per Sacha Modolo (Lampre-Merida), autore di una prova generosa, ma costretto ad arrendersi sull’ultimo strappo.
Alla spicciolata arrivano poi anche gli altri attaccanti della prima ora, mentre il gruppo dei migliori arriva dopo 13’24”, regolato da Alejandro Valverde(Movistar) su Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), il quale conserva senza problemi la sua maglia rosa.

Tappa da fughe e gli attacchi non tardano ad arrivare. Superato il chilometro zero alcuni uomini, tra i quali Eduard Grosu (NIPPO – Fantini), provano a smuovere le acque, ma è difficile fare la differenza. Dopo 10 chilometri il gruppo si fraziona e, sotto l’impulso di Daniel Oss (BMC), si sgancia un drappello di 24 unità. Assieme al bolzanino si avvantaggiano Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Davide Malacarne (Astana), Stefan Kung (BMC),Moreno Moser, Ramunas Navardauskas (Cannondale), Gianluca Brambilla, Matteo Trentin (Etixx-QuickStep), Olivier Le Gac (FDJ), Evgeny Solomennikov (Gazprom-Rusvelo), Roger Kluge (IAM), Sacha Modolo, Matej Mohoric (Lampre-Merida), Pim Ligthart (Lotto Soudal), Genki Yamamoto, Gianfranco Zilioli (Nippo-Fantini), Nikias Arndt, Albert Timmer (Giant-Alpecin), Christian Knees (Sky), Pavel Brutt, Jay McCarthy, Ivan Rovny (Tinkoff), Julen Amezqueta, Matteo Busato (Wilier-Southeast). Il gruppo non reagisce permettendo agli attaccant di acquisire un buon margine.
Non preoccupata dal tentativo, la LottoNL-Jumbo si limita a scandire un passo regolare in testa e il distacco arriva ad oltrepassare la doppia cifra. La corsa, mantenendo comunque andature superiori ai 45 km/h di media, si cristallizza e inizia una marcia di avvicinamento all’impegnativo strappo diPramartino. I fuggitivi, a loro volta, procedono di comune accordo fino allo strappo di Colletta Cumiana, a 50 chilometri dall’arrivo, lungo il quale perdono contatto Kluge e Ligthart, mentre Oss e Kung, vittima in seguito di una scivolata, provano a movimentare la situazione. Da questo momento si apre una fase di scatti e controscatti tra i fuggitivi, mentre il gruppo continua a disinteressarsi la situazione, permettendo al margine di salire oltre i 13 minuti.

Salendo per la prima volta sul micidiale strappo di via Principi d’Acaja il drappello dei battistrada esplode sotto il forcing di Moser. Sulla ruota del trentino restano solamente Brambilla, Trentin, Rovny, McCarthy, Navardauskas, Arndt, Busato, Knees, Mohoric e Oss, ma non appena si inizia a salire verso Pramartino la situazione cambia nuovamente. Brambilla e Moser restano soli al comando, inseguiti da Arndt e Rovny, raggiunti poi da Modolo e Trentin. Il distacco fra testa della corsa e inseguitori resta a lungo intorno ai venti secondi, con lo scollinamento che avviene a distanza di 26 secondi. Nella discesa Brambilla fa l’andatura, ma senza forzare particolarmente vista la presenza del compagno dietro. Sullo strappo successivo Moser prova a forzare il ritmo, ma Brambilla non lo molla, provando a rilanciare appena l’avversario molla la presa. A sua volta il figlio d’arte non concede neanche un centimetro al rivale e i due scollinano assieme. Nuovamente la discesa la affronta in testa Brambilla, mentre Moser passa davanti quando la strada spiana. Tra gli inseguitori invece Rovny si elimina da solo sbagliando una curva, mentre Arndt perde contatto quando Modolo prova a forzare ulteriormente l’andatura. A sua volta il corridore della Lampre – Merida viene saltato da Trentin, che era potuto restare a ruota sino a quel momento. A quel punto il due volte vincitore di tappa al Tour de France ha campo libero per dare sfogo a tutte le sue energie, aumentando notevolmente l’andatura, soprattutto spingendo nella discesa.
Avvertito del ritorno del compagno, Brambilla non concede più un cambio, lasciando che sia Moser a gestire il ritmo negli ultimi 1500 metri. Il corridore della Cannondale non si accorge del rientro di Trentin, per cui perde l’attimo, facendosi beffare negli ultimi 200 metri, quando l’avversario rientra e lo supera a velocità doppia.
Alla grande bagarre per la vittoria di tappa, non corrisponde quella per la classifica. La salita di Pramartino viene affrontata interamente in testa daEnrico Battaglin, che riduce il gruppo ad una ventina di unità, senza che nessuno provi a mettere in pericolo la Maglia Rosa. Affrontata tranquillamente la discesa, la Movistar accelera con Giovanni Visconti, ma Steven Kruijswijk si porta in testa, a voler (di)mostrare ancora una volta di meritare il simbolo del primato. Alejandro Valverde accelera in vista dello scollinamento, portandosi appresso la maglia rosa, un discreto Vincenzo Nibali (Astana) e un sempre pronto Esteban Chaves (Orica GreenEDGE). Valverde e Nibali provano una timida accelerazione, con Chaves a ruota, ma neanche stavolta Kruijswijk concede spazio e riporta sotto tutti i big in vista dell’ultimo chilometro, mettendosi nuovamente in testa al gruppetto. Negli ultimi metri Valverde sprinta, ma i big arrivano tutti assieme.

ORDINE DI ARRIVO

Nome Naz. Team Età Tempo
1 Matteo TRENTIN ITA EQS 27 5:25:34
2 Moreno MOSER ITA CPT 26 +0
3 Gianluca BRAMBILLA ITA EQS 29 +0
4 Sacha MODOLO ITA LAM 29 +20
5 Nikias ARNDT GER TGA 25 +30
6 Ivan ROVNY RUS TNK 29 +34
7 Matteo BUSATO ITA WIL 29 +1:10
8 Christian KNEES GER SKY 35 +1:16
9 Axel DOMONT FRA ALM 26 +1:24
10 Davide MALACARNE ITA AST 29 +4:28
11 Daniel OSS ITA BMC 29 +4:28
12 Julen AMEZQUETA ESP WIL 23 +4:28
13 Pavel BRUTT RUS TNK 34 +5:07
14 Stefan KUENG SUI BMC 23 +5:23
15 Ramunas NAVARDAUSKAS LTU CPT 28 +5:40
16 Olivier LE GAC FRA FDJ 23 +5:40
17 Jay MCCARTHY AUS TNK 24 +5:40
18 Matej MOHORIC SLO LAM 22 +7:34
19 Gianfranco ZILIOLI ITA NIP 26 +7:34
20 Albert TIMMER NED TGA 31 +7:51
21 Andrei SOLOMENNIKOV RUS GAZ 29 +8:07
22 Roger KLUGE GER IAM 30 +8:38
23 Genki YAMAMOTO JPN NIP 25 +13:02
24 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +13:24
25 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 29 +13:24
26 Rafal MAJKA POL TNK 27 +13:24
27 Vincenzo NIBALI ITA AST 32 +13:24
28 Jhoan Esteban CHAVES RUBIO COL OGE 26 +13:24
29 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 +13:24
30 Bob JUNGELS LUX EQS 24 +13:24

CLASSIFICA GENERALE

Nome Naz. Team Età Tempo
1 Steven KRUIJSWIJK NED TLJ 29 73:50:37
2 Jhoan Esteban CHAVES RUBIO COL OGE 26 +3:00
3 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +3:23
4 Vincenzo NIBALI ITA AST 32 +4:43
5 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 +4:50
6 Rafal MAJKA POL TNK 27 +5:34
7 Bob JUNGELS LUX EQS 24 +7:57
8 Andrey AMADOR BIKKAZAKOVA CRC MOV 30 +8:53
9 Domenico POZZOVIVO ITA ALM 34 +10:05
10 Kanstantsin SIUTSOU BLR DDD 34 +11:15
11 Rigoberto URAN URAN COL CPT 29 +13:53
12 Jakob FUGLSANG DEN AST 31 +16:08
13 Darwin ATAPUMA HURTADO COL BMC 28 +21:04
14 Hubert DUPONT FRA ALM 36 +22:30
15 Sebastian HENAO GOMEZ COL SKY 23 +24:41
16 Giovanni VISCONTI ITA MOV 33 +27:15
17 Stefano PIRAZZI ITA BAR 29 +29:23
18 Matteo MONTAGUTI ITA ALM 32 +30:11
19 Maxime MONFORT BEL LTS 33 +30:43
20 Andre Fernando S. Martins CARDOSO POR CPT 32 +31:53
21 Michele SCARPONI ITA AST 37 +34:45
22 Tanel KANGERT EST AST 29 +40:49
23 Gianluca BRAMBILLA ITA EQS 29 +42:08
24 Nicolas ROCHE IRL SKY 32 +43:06
25 Diego ULISSI ITA LAM 27 +48:26
26 Davide FORMOLO ITA CPT 24 +52:33
27 Andrey ZEITS KAZ AST 30 +52:57
28 Georg PREIDLER AUT TGA 26 +53:45
29 Sergey FIRSANOV RUS GAZ 34 +1:00:20
30 Igor ANTON HERNANDEZ ESP DDD 33 +1:00:42

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