La festa della Polizia, la campanella e la falciatrice

Due episodi han fatto da cornice alla 164esima edizione della Festa della Polizia, riuscitissima e partecipata, ospitata all’interno della caserma Calipari. E’ accaduto, infatti, che un’arzilla signora che di cognome fa Peluso Passeggiato, vedova di un maresciallo dell’Esercito, abbia manifestato il suo stato d’animo suonando una campanella.

Non è dato sapere se per manifestare il suo disappunto per tutto quel frastuono che aveva proprio di fronte alla finestra di casa sua o per la gioia di una giornata diversa.

Immaginarsi i sorrisi di parecchi degli intervenuti. Comunque, il questore Giuseppe Cucchiara ha avuto un pensiero pure per lei. Che, con badante al seguito, ha raggiunto a cerimonia conclusa gli astanti.

Ben più allarmante, invece, quanto percepito durante la cerimonia.  Avendo captato strani rumori – e vista la presenza non solo di illustri ospiti ma anche di gente superscortata come l’avvocato  Giuseppe Antoci, appena sfuggito ad un agguato sui Nebrodi– alcuni poliziotti hanno raggiunto il vicino palazzo ex Incis, che non era stato bonificato anche perché abitato da anziani e qualche studente universitario.

Il fatto è che era stata messa in azione una falciatrice nell’area cosiddetta Deposito Carburanti, che è contigua alla Calipari e che rientra nell’area della Cittadella Militare della caserma Zuccarello. Ovvero tra il Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata Aosta e la stessa  caserma Calipari.

Ma gli abitanti del palazzo ex Incis si sono allarmati pure loro fino a quando l’equivoco non è stato chiarito. Quelle “divise” in cerca d’autore hanno, comunque, rotto la sonnecchiosa vita di sempre. (@Gianfranco Pensavalli)

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