Finito il dicktat, Gioveni riparte coi suoi temini interrogativi

Passata l’atmosfera “pesante” del consiglio comunale impegnato nell’approvazione dello strumento finanziario che permetterà di “andare avanti” riuscendo a pagare stipendi e consentire una programmazione che tutti si augurano migliore della precedente, ecco che tornano a fioccare nelle redazioni messinesi le veline del consigliere Libero Gioveni.

Il consigliere dell’Udc è rimasto assente in ossequio al dicktat imposto dai vertici del suo partito, scatenando le critiche feroci dei presenti, in particolare di Trischitta e Santalco. Il primo volendolo in qualche modo “giustificare” ne ha nello stesso tempo sminuito la personalità politica (“sono sicuro che Gioveni non è contro i lavoratori”) il secondo ha puntato anche sulla costante e imponente produzione di “interrogazioni, note, emendamenti” salvo poi non assumersi la responsabilità della presenza in Aula in uno dei momenti più concitati di questa amministrazione.

Fermo restando il diritto di sollecitare l’amministrazione sui temi più disparati, c’è però da chiarire la posizione delle forze politiche che lo stesso Giovani rappresenta, che da un lato si preparano a diventare istituzioni candidandosi al governo della città, dall’altro si sottraggono alle responsabilità della amministrazione.

Gioveni, da consigliere di quartiere a consigliere comunale, continua ad usare lo stesso metodo, che lo ha reso molto visibile (perchè spesso si è sostituito ai giornalisti che poco tempo hanno per fare inchieste) ma che potrebbe arricchire con una più profonda analisi del suo ruolo politico dentro il consesso.

Non una parola su Gettonopoli, non una sulla nuova geografia del consiglio comunale. Ecco però il temino appena sfornato, in cui “lancia l’allarme sulla situazione idrica”. Un testo elementare, che non offre alcun entusiasmo a chi per lavoro tenta di dare il più ampio spazio a tutte le voci.(@Pal.Ma)

Il testo integrale dell’interrogazione:

“L’estate è ormai alle porte, ma proprio questa, in tema di siccità, rischia di  essere ricordata come quella più critica degli ultimi anni per i cittadini messinesi!”

Il consigliere comunale Libero Gioveni lancia l’allarme sulla situazione idrica  in città che, tolti i giorni o le settimane in cui per i noti problemi alla condotta Fiumefreddo si è vissuto in una condizione da “terzo mondo”, nell’ultimo periodo si sono registrate in molte zone della città carenze d’acqua già nelle primissime ore del pomeriggio.

Purtroppo – constata Gioveni – le parole dette tempo fa in Commissione dall’ormai ex Direttore Generale dell’Amam Luigi La Rosa interrogato proprio su questa questione dal sottoscritto, si stanno rivelando profetiche! Il manager aveva preannunciato che a causa della riduzione di portata del fiume già in questa estate i disagi per i cittadini si sarebbero sentiti di più degli anni scorsi! Tutto questo è inaccettabile – afferma il consigliere – per una città che vuole definirsi “metropolitana”!

Pensare che a Firenze, per esempio, dopo l’incredibile voragine del Lungarno l’acqua è tornata in poche ore in quasi tutta la città, ci dovrebbe far riflettere sulle capacità di garantire h24 i necessari servizi idrici ad un’utenza che è sempre più scoraggiata e rassegnata!

Non a caso oggi reitero la necessità di prendere in mano una situazione che rischia davvero di lasciare a secco migliaia di famiglie – prosegue l’esponente Udc. Ricevo continuamente segnalazioni da diverse zone della città sull’inaccettabile interruzione idrica già nelle tarda mattinata o al massimo nelle primissime ore del pomeriggio, e non tutti purtroppo riescono a sopperire ai disagi con l’approvvigionamento del prezioso liquido nei serbatoi domestici.

Occorre quindi con urgenza trovare delle soluzioni alternative (anche “tampone”) – propone il consigliere comunale – che al momento vanno al di là delle necessarie risorse economiche richieste a livello regionale (a tal proposito attendo ancora la convocazione di una seduta straordinaria aperta del Consiglio Comunale alla presenza di tutta la deputazione messinese).

Pertanto – conclude Gioveni – alla luce di queste preoccupanti e concreti campanelli d’allarme, sarebbe necessario e urgente ascoltare intanto i vertici Amam in Commissione lavori pubblici per capire come la società intenderà affrontare quella che già dal prossimo giugno non potrà che definirsi, purtroppo, una nuova “parziale” emergenza idrica!

 

Il consigliere comunale

Libero Gioveni

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