La marcia indietro della Capitaneria: si resta sui treni durante la traversata ma solo sulla Messina

Non è mica la logica del “tanto rumore per nulla”: la realtà è che senza tutta la caciara che si è sollevata in queste ore, verosimilmente non sarebbe cambiato nulla. Invece, subito dopo aver appreso della decisione della Capitaneria che, per ragioni di sicurezza, imponeva ai passeggeri dei treni che attraversano lo Stretto di scendere dai vagoni durante la traversata, si è mobilitata la politica, la società civile, ma soprattutto i sindacati e le associazioni di categoria. La questione è parsa subito così vergognosamente grottesca che una marcia indietro andava inserita per forza di cose. La novità di chiusura week end è stata che i viaggiatori potranno proseguire il viaggio “comodamente” (per modo di dire viste le condizioni dei treni che giungono in Sicilia) seduti nei propri scomparti, anche durante il traghettamento. O quantomeno per quanto attiene la nave Messina che, per la Capitaneria, è attualmente l’unica a poter consentire il trasporto passeggeri.

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