Spese pazze all’Ars, chiesti 28 mesi per Cateno De Luca

“Ho ulteriormente preso la parola è’ chiarito che io ho speso oltre il Triplo di quanto ricevuto da parte del Parlamento Siciliano. Ed ho concluso con questa esclamazione:
“signor Giudice .. Non semu tutti i stissi …” Così Cateno De Luca, oggi Sindaco di Santa Teresa Riva e coinvolto nell’inchiesta sulle “spese pazze” 
fatte dai gruppi parlamentari dell’Ars durante la scorsa legislatura.

Trattandosi di peculato ecco il pm Maurizio Agnello è andato giù duro e ha chiesto una condanna a due anni e quattro mesi per Cateno De Luca, al tempo al gruppo misto. Due mesi in meno, invece, per l’ex capogruppo Pdl all’Ars Innocenzo Leontini. Giusto ricordare che altri ‘colleghi’ ,condannati dalla Corte dei Conti a risarcire il danno erariale,  hanno ottenuto  l’archiviazione per assenza di profili  di natura penale.

Il processo è uno stralcio del più vasto procedimento che coinvolge altri ex capigruppo. Leontini e De Luca avevano chiesto e ottenuto il rito abbreviato. Il processo si svolge davanti al gup Riccardo Ricciardi che deciderà nell’udienza dell’11 luglio

Le spese contestate sono quelle relative alla legislatura dal 2008 al 2012. Gli altri capigruppo che hanno scelto il rito ordinario sono Giulia Adamo (Pdl, gruppo misto e Udc), Nunzio Cappadona (Aps, Alleati per la Sicilia), Francesco Musotto (Mpa), Rudy Maira (Udc e Pid), Nicola D’Agostino (Mpa), Marianna Caronia (Mpa e Pid), Paolo Ruggirello (Mpa e gruppo misto), Livio Marrocco (Pdl e Fli), Cataldo Fiorenza (Pd e gruppo misto), Salvo Pogliese (Pdl).

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it