Tour de France 2016. Assolo di Zakarin sulle Alpi. Froome consolida primato

Ilnur Zakarin trionfa a Finaut-Émosson. Il corridore russo si impone infatti nella diciassettesima frazione del Tour de France 2016 dopo una bella azione da lontano. Il portacolori della Katusha ha preceduto sul traguardo Jarlinson Pantano (IAM Cycling) mentre terzo è giunto il leader della classifica dei GPM Rafal Majka (Tinkoff), con Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) migliore fra gli italiani con il settimo posto di tappa. Per la Katusha arriva anche una piccola vendetta visto che proprio sulla salita svizzera nel 2014 al Giro del Delfinato due corridori della squadra russa come Silin e Trofimov vennero battuti proprio nei metri finali da Westra. Fra i big il migliore sul traguardo è Richie Porte (BMC) che giunge insieme a Chris Froome (Sky) con un ritardo di 7’59” da Zakarin. Pagano dazio tutti gli avversari a partire da Adam Yates (Orica BikeExchange) e Fabio Aru (Astana), diciannove secondi di ritardo per lui, passando poi per Nairo Quintana (Movistar), in crisi nera all’ultimo chilometro, giunto a ventotto secondi da Froome e Bauke Mollema (Trek – Segafredo). Froome consolida quindi la sua leadership in classifica generale e ora ha 2’27” su Mollema e 2’53” su Yates.

La carovana gialla lascia Berna e fa rotta verso le Alpi, per una delle giornate chiave di questo Tour de France. Poco dopo il via ufficiale, al primo chilometro, c’è subito una caduta che coinvolge Warren Barguil (Giant – Alpecin), Borut Bozic (Cofidis), Imanol Erviti e Gorka Izagirre (Movistar). Quest’ultimo è costretto al ritiro con sospetta frattura della clavicola, mentre gli altri sono costretti ad effettuare uno sforzo notevole per rientrare nel gruppo, che viaggia ad andatura elevatissima. La LottoNL – Jumbo e la Lotto Soudal cercano di portare via un gruppetto, ma alla fine la prima azione significativa è di Ramunas Navardauskas (Cannondale – Drapac) e Jerome Cousin (Cofidis). I due partono dopo 20 chilometri, ma vengono stoppati dall’azione di copertura della Astana. Poco dopo ci prova tutto solo Ruben Plaza (Orica BikeExchange), ma anche lo spagnolo deve arrendersi alla rimonta di un gruppo che torna compatto dopo 27 chilometri.
La bagarre non si placa e, poco dopo, è la volta di Nelson Oliveira (Movistar), Daniel Teklehaymanot (Dimension Data), Tony Martin, Julien Vermote (Etixx – QuickStep) e Christophe Laporte (Cofidis). Anche per loro non c’è spazio, complice il lavoro della Direct Energie e della Tinkoffche, una volta annullato questo tentativo di fuga, prova a sfruttare un tratto con vento laterale. Il forcing portato da Peter Sagan e Rafal Majka provoca un frazionamento nel gruppo principale, lasciando 15 uomini al comando. L’azione è interessante, ma da dietro trovano le energie per riorganizzarsi e anche questa mossa fallisce. Ci prova quindi Thomas Voeckler (Direct Energie), seguito da Simon Geschke (Giant – Alpecin), ma anche loro sono costretti a lasciare strada ad un nuovo allungo portato da Pierre Rolland (Cannondale – Drapac), Wilco Kelderman (LottoNL – Jumbo) e Jerome Cousin(Cofidis).

Nel corso della prima ora non c’è spazio per una fuga, complice una media che tocca i 51,8 km/h a causa dei continui scatti. Al 56esimo chilometro sembra essere giunto il momento buono per un attacco, con 25 atleti che si sganciano sotto l’impulso di Sagan, ma anche loro sono costretti a capitolare. Poco prima della Cote de Saanenmoser, ci prova anche Warren Barguil (Giant – Alpecin), con il compagno di squadra Laurens Ten DamAlexis Gougeard (Ag2r La Mondiale) e Daryl Impey (Orica BikeExchange), ma anche la loro azione non ha esito positivo. Lungo la salita nasce l’azione di giornata, promossa da Tanel Kangert (Astana), Stef Clement (IAM Cycling), Kristijan Durasek (Lampre – Merida) e Tony Gallopin (Lotto Soudal), sui quali rientrano in seconda battuta Rafal Majka, Peter Sagan (Tinkoff), Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale), Jarlinson Pantano (IAM Cycling), Steve Morabito (FDJ), Ilnur Zakarin (Katusha) e Brice Feillu (Fortuneo – Vital Concept). Il gruppo decide di lasciar fare e così all’inseguimento si lanciano Alberto Losada (Katusha), Ruben Plaza (Orica BikeExchange), Alexey Lutsenko (Astana), Serge Pauwels (Dimension data), Greg Van Avermaet (BMC), Alberto Rui Costa (Lampre – Merida), Thomas Voeckler (Direct Energie), Julian Alaphilippe (Etixx – QuickStep).

Gli otto contrattaccanti riescono ad avvicinarsi fin quasi ad un minuto dalla testa della corsa, ma a dare l’impulso decisivo all’azione sono Van Avermaet e Lutsenko insieme al sempreverde Voeckler. Il ricongiungimento è realtà nel corso della discesa del Col des Mosses, nel frattempo conquistato da Majka davanti a Pantano. A circa 80 chilometri dal traguardo la situazione vede quindi 14 uomini al comando inseguiti ad un paio di minuti da Pauwels, Losada e Alaphillipe, visto che in salita hanno perso definitivamente contatto prima Plaza e poi Rui Costa. Nei successivi chilometri, la situazione resta costante, con il gruppo ormai lontano ad oltre dieci minuti dai battistrada, ed i tre contrattaccanti distanziati di poco più di due minuti.
La corsa entra nel vivo nel corso delle prime rampe del Col de la Forclaz, con Sagan che si lascia sfilare ed il gruppo di testa che vede i primi attacchi con Gallopin e Lutsenko che se ne vanno da soli. Dopo poche centinaia di metri, cede di schianto Gallopin lasciando il kazako da solo in testa inseguito dai sopravvissuti Kangert, Clement, Pantano, Durasek, Majka, Pozzovivo, Pantano, Morabito, Feillu e Voeckler. Gli inseguitori però riescono a rientrare in vista del GPM con il kazako che perde subito contatto. Con il ricongiungimento in testa la Astana con Paolo Tiralongo e soprattutto Vincenzo Nibalitorna in testa al gruppo a fare l’andatura con Tejay Van Garderen (BMC) che è il primo a farne le spese seguito poco dopo da Pierre Rolland(Cannondale – Drapac). Si arriva così al GPM dove i battistrada transitano con un vantaggio di 10 minuti sul gruppo forte di una ventina di unità.

Si decide la vittoria di tappa e la lotta per la classifica

In discesa Pantano decide di allungare portandosi dietro Majka con i due che iniziano la salita con una ventina di secondi sugli altri attaccanti. Salita dove il primo a rompere gli indugi è Zakarin che rieesce a riportarsi sul duo di testa. Proprio il russo prova a staccare i suoi avversari a 6 chilometri dalla conclusione con il solo Pantano che riesce a seguirlo prima di doversi arrendere poco dopo su un nuovo allungo del portacolori della Katusha.
Dietro nel gruppo dopo il lavoro di Nibali e di Diego Rosa (Astana) prende in mano per qualche mentre Alejandro Valverde (Movistar) prima dello scatto di Daniel Martin (Etixx – QuickStep). L’azione irlandese viene però annullata dal gruppo sotto la spinta di Mikel Nieve (Sky) che con il suo ritmo costringe ad alzare bandiera bianca lo stesso Valverde oltre a Roman Kreuziger (Tinkoff) e Sebastian Reichenbach (FDJ).

Davanti invece Zakarin continua nella sua azione andando a conquistare una splendida vittoria in solitaria davanti a Pantano e Majka con Pozzovivo migliore degli italiani in settima posizione. Fra i big invece la situazione si decide a 2 chilometri dalla conclusione quando Richie Porte (BMC) prova un allungo guadagnando subito qualche metro sul gruppo dove si staccano nel mentre Joaquim Rodriguez (Katusha) e Daniel Martin (Etixx – QuickStep). Il primo a provare a riportarsi su Porte a quel punto è Fabio Aru (Astana) il cui attacco però viene annullato immediatamente da Wout Poels (Sky). A quel punto a muoversi è Chris Froome (Sky) in prima persona con Nairo Quintana (Movistar) che si riporta immediatamente alla sua ruota seguito poco dopo da Froome. Froome però prova un nuovo allunga riportandosi su Porte e concludendo la tappa insieme al suo ex compagno di squadra a 7’59” da Zakarin, mentre Quintana paga lo sforzo venendo ripreso da un gruppo inseguitori che vede presenti Fabio Aru (Astana), Adam Yates (Orica BikeExchange), Romain Bardet (AG2R La Mondiale) e Louis Meintjes (Lampre – Merida). Proprio da questo gruppo prova un allungo Yates nell’ultimo chilometro con il solo Bardet a seguirlo mentre Aru e soprattutto Quintana vanno in difficoltà perdendo contatto. Alla fine il cronometro segnerà un ritardo di otto secondi per Yates su Froome mentre Aru e Quintana chiudono rispettivamente a 19 secondi e 28 secondi dalla maglia gialla. Più in difficoltà invece Bauke Mollema (Trek – Segafredo) che chiude a quaranta secondi da Froome riuscendo comunque a mantenere la seconda posizione in classifica generale proprio dietro a Froome.

ORDINE DI ARRIVO

Nome Naz. Team Età Tempo
1 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 4:36:33
2 Jarlinson PANTANO GOMEZ COL IAM 28 +55
3 Rafal MAJKA POL TNK 27 +1:26
4 Kristijan DURASEK CRO LAM 29 +1:32
5 Brice FEILLU FRA FVC 31 +2:33
6 Thomas VOECKLER FRA DEN 37 +2:46
7 Domenico POZZOVIVO ITA ALM 34 +2:50
8 Stef CLEMENT NED IAM 34 +2:57
9 Steve MORABITO SUI FDJ 33 +4:38
10 Richie PORTE AUS BMC 31 +7:59
11 Christopher FROOME GBR SKY 31 +7:59
12 Adam YATES GBR OBE 24 +8:07
13 Romain BARDET FRA ALM 26 +8:10
14 Fabio ARU ITA AST 26 +8:18
15 Louis MEINTJES RSA LAM 24 +8:18
16 Nairo Alexander QUINTANA ROJAS COL MOV 26 +8:27
17 Wout POELS NED SKY 29 +8:39
18 Bauke MOLLEMA NED TFS 30 +8:39
19 Daniel MARTIN IRL EQS 30 +8:46
20 Mikel NIEVE ITURALDE ESP SKY 32 +8:57
21 Tanel KANGERT EST AST 29 +9:11
22 Joaquin RODRIGUEZ OLIVER ESP KAT 37 +9:11
23 Roman KREUZIGER CZE TNK 30 +9:38
24 Sébastien REICHENBACH SUI FDJ 27 +9:38
25 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +10:01
26 Sergio Luis HENAO MONTOYA COL SKY 29 +10:15
27 Greg VAN AVERMAET BEL BMC 31 +10:52
28 Daniel MORENO FERNANDEZ ESP MOV 35 +11:16
29 Serge PAUWELS BEL DDD 33 +12:15
30 Alexey LUTSENKO KAZ AST 24 +12:15
31 Haimar ZUBELDIA AGIRRE ESP TFS 39 +12:44
32 Diego ROSA ITA AST 27 +13:54
33 Tony GALLOPIN FRA LTS 28 +14:16
34 Emanuel BUCHMANN GER BOA 24 +15:20
35 Pierre ROLLAND FRA CDT 30 +15:20
36 Alexis VUILLERMOZ FRA ALM 28 +15:20
37 Geraint THOMAS GBR SKY 30 +15:27
38 Mikel LANDA MEANA ESP SKY 27 +16:40
39 Vincenzo NIBALI ITA AST 32 +16:40
40 Damiano CARUSO ITA BMC 29 +16:40

CLASSIFICA GENERALE

Nome Naz. Team Età Tempo
1 Christopher FROOME GBR SKY 31 77:25:10
2 Bauke MOLLEMA NED TFS 30 +2:27
3 Adam YATES GBR OBE 24 +2:53
4 Nairo Alexander QUINTANA ROJAS COL MOV 26 +3:27
5 Romain BARDET FRA ALM 26 +4:15
6 Richie PORTE AUS BMC 31 +4:27
7 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 36 +5:19
8 Fabio ARU ITA AST 26 +5:35
9 Daniel MARTIN IRL EQS 30 +5:50
10 Louis MEINTJES RSA LAM 24 +6:07
11 Roman KREUZIGER CZE TNK 30 +7:03
12 Joaquin RODRIGUEZ OLIVER ESP KAT 37 +7:06
13 Sébastien REICHENBACH SUI FDJ 27 +10:19
14 Sergio Luis HENAO MONTOYA COL SKY 29 +14:40
15 Geraint THOMAS GBR SKY 30 +20:15
16 Pierre ROLLAND FRA CDT 30 +20:24
17 Tejay VAN GARDEREN USA BMC 28 +23:03
18 Mikel NIEVE ITURALDE ESP SKY 32 +27:58
19 Stef CLEMENT NED IAM 34 +31:15
20 Warren BARGUIL FRA TGA 25 +33:05
21 Alexis VUILLERMOZ FRA ALM 28 +35:44
22 Emanuel BUCHMANN GER BOA 24 +35:59
23 Jarlinson PANTANO GOMEZ COL IAM 28 +36:31
24 Haimar ZUBELDIA AGIRRE ESP TFS 39 +38:03
25 Tanel KANGERT EST AST 29 +39:24
26 Ilnur ZAKARIN RUS KAT 27 +39:56
27 Damiano CARUSO ITA BMC 29 +43:46
28 Domenico POZZOVIVO ITA ALM 34 +48:08
29 Rafal MAJKA POL TNK 27 +55:12
30 Serge PAUWELS BEL DDD 33 +56:08
31 Steve MORABITO SUI FDJ 33 +59:29
32 Frank SCHLECK LUX TFS 36 +59:55
33 Daniel NAVARRO GARCIA ESP COF 33 +1:02:27
34 Wout POELS NED SKY 29 +1:03:50
35 Wilco KELDERMAN NED TLJ 25 +1:06:39
36 Daniel MORENO FERNANDEZ ESP MOV 35 +1:09:06
37 Vincenzo NIBALI ITA AST 32 +1:11:09
38 Mikel LANDA MEANA ESP SKY 27 +1:16:14
39 Bartosz HUZARSKI POL BOA 36 +1:19:16
40 Greg VAN AVERMAET BEL BMC 31 +1:22:50

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