Unime chiude il bilancio con un utile di quasi 2 milioni di euro

L’Ateneo ha chiuso il Bilancio Unico d’Ateneo d’Esercizio 2015 con un utile di poco meno di 2 milioni di euro, su un conto economico complessivo di circa 220 milioni.
Il documento contabile è stato approvato all’unanimità da Senato Accademico (nella seduta di ieri, 2 agosto) e Consiglio di Amministrazione (nella seduta di oggi, 3 agosto), con il parere favorevole dei revisori dei conti. 
L’Università di Messina è, così, tra i primi quattro atenei italiani ad avere completato il passaggio al nuovo sistema nel 2015 e ad avere approvato il bilancio. In più, è tra le poche Università ad aver effettuato la scelta di sottoporre i propri documenti di bilancio a giudizio di revisione esterna su base volontaria.
Tanto la Situazione Patrimoniale Iniziale al 1° gennaio 2015 (approvata dal CdA il 9 giugno scorso) quanto il Bilancio Unico di Ateneo di Esercizio 2015.


“La scelta di rivolgersi ad una società di revisione – afferma la prof.ssa Daniela Rupo, delegata al Passaggio al Bilancio unico – è maturata nella prospettiva di andare oltre il mero controllo contabile sui dati, superando l’approccio di compliance (conformità normativa) tipico delle pubbliche amministrazioni ed intendendo invece proiettarsi verso una dimensione più ampia di evidenza e veridicità dei risultati realizzati dall’Ateneo nei confronti delle diverse categorie di stakeholder. Il risultato mi riempie di orgoglio e sono particolarmente contenta di avere coordinato una grande squadra”.


In tal senso, il giudizio di revisione, formulato da professionisti esterni e indipendenti rispetto agli organi di governo dell’Ateneo, assume significato di asseverazione della correttezza tecnica dei valori riportati nei modelli di rappresentazione del patrimonio a disposizione dell’Università di Messina (Stato Patrimoniale) e del risultato economico dell’esercizio (Conto Economico), e al tempo stesso testimonia della imparzialità e ragionevolezza delle stime formulate da parte del redattore del bilancio.
Tutti positivi gli indicatori dell’Ateneo, che presenta una apprezzabile solidità patrimoniale ed equilibrio economico e finanziario. Si mantengono, infatti, nelle soglie definite dalla legge gli indicatori di sostenibilità economico-finanziaria, quello di spesa per il personale e quello relativo alla contribuzione studentesca.

Inoltre, viene certificata anche la tempestività dei pagamenti, che vede l’Università di Messina al 3° posto tra gli atenei italiani statali nella graduatoria del MEF relativa alle pubbliche amministrazioni.


“Sono particolarmente soddisfatto – dice il prof. Francesco De Domenico, Direttore generale – del raggiungimento nei termini previsti dalla legge dell’approvazione del primo bilancio economico patrimoniale, dal quale emerge con tutta evidenza una situazione economico-finanziaria del nostro Ateneo particolarmente solida e che rende disponibili le risorse necessarie per programmare importanti investimenti, soprattutto in termini di servizi agli studenti, che renderanno sempre più competitiva la nostra Università. Ritengo necessario condividere questo risultato con tutti coloro che hanno contribuito al suo raggiungimento, oltre che con i revisori dei conti e con la società di revisione, che hanno espresso un convinto parere favorevole sull’operato dell’amministrazione”.

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