Bando Anci per la rigenerazione urbana: Messina esclusa dalle selezioni per un errore di forma nella domanda

Messina resta fuori dal progetto “Giovani RiGenerAzioni Creative” il cui bando è stato realizzato dall’Anci in attuazione dell’Accordo stipulato il 10 settembre 2015 fra l’ Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale.  Obiettivo dell’iniziativa è la valutazione e il conseguente finanziamento di progetti di sviluppo della creatività giovanile per la rigenerazione urbana. Come detto, la nostra città si è ritrovata esclusa dalla graduatoria di merito cosa, che, fin qui, potrebbe amareggiare ma risultare comprensibile se solo non si andasse avanti e si scoprisse che non è stata una eventuale scarsa proposta a non soddisfare le richieste, bensì la mancata ottemperanza dei requisiti obbligatori nella presentazione della domanda. Una roba formale, per intenderci, che avrebbe fatto sì che la proposta messinese non sia neanche stata presa in considerazione. Ma in cosa può essersi concretizzata questa mancanza? Non è così semplice dare una risposta. Potrebbe essersi trattato dell’assenza di materiale alla documentazione richiesta, o forse un ritardo nella presentazione della proposta, o ancora l’assenza di una firma; quel che è certo è che la procedura non è stata rispettata e questo è il motivo per cui Messina è stata esclusa.

anci_giovani_rigenerazioni_creativePer sapere davvero quale sia stata la ragione precisa ci sono due strade: la prima sarebbe chiedere direttamente all’Anci ma, verosimilmente, prima di giorno 22, quando l’associazione riprenderà il lavoro a pieno regime dopo la pausa estiva -in corso-, non è probabile si riceva una risposta. Chance numero due è che proprio l’amministrazione  -che immaginiamo sarà stata partecipata dell’esclusione con regolare documento che ne spieghi anche le ragioni- sveli l’arcano. E la capogruppo del Pd, l’avvocato Antonella Russo, proprio questa via tenta di seguire. Stamani, la democrat ha infatti presentato un’interrogazione all’esecutivo chiedendo lumi in tal senso. Si rivolge al sindaco e all’assessora competente, Daniela Ursino, per conoscere le ragioni di tale esclusione o, per meglio dire, per comprendere in che tipo di errore formale, stavolta, l’amministrazione si sia impantanato.

La Russo chiede “se il motivo dell’esclusione dalla partecipazione al bando di cui in narrativa sia stato, come pare, la mancata firma digitale della domanda di partecipazione del Comune di Messina”, il che sarebbe già grave abbastanza così. Ma va avanti: “Se risulta conforma al vero che a causa di questo errore formale di compilazione della domanda, o di altro eventuale errore di cui si chiede l’individuazione, il Comune di Messina ha perso la possibilità di ottenere un consistente finanziamento finalizzato ad attuare proposte progettuali di sviluppo della creatività giovanile messinese per la rigenerazione urbana; e se sì, a quanto ammonta il possibile finanziamento perduto; e se, ancora, ciò ha comportato possibili perdite lavorative per i giovani della città”. La capogruppo democratica domanda inoltre conferme al fatto che il progetto per cui il comune aveva partecipato al bando riguardasse la riqualificazione dell’Arena Cicciò. Ma soprattutto adesso è tempo di sapere per colpa di chi, ancora una volta, Messina ha perso un’opportunità.

Conoscendo i tempi di Palazzo Zanca, non è da escludere che la risposta arriverà prima dall’Anci.

@EleonoraUrziMondo

 

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