Caso Manca: il pentito calabrese Lo Giudice parla dell’uccisione dell’urologo

Dalla strage Borsellino all’omicidio dell’urologo Attilio Manca, dal fallito attentato all’Addaura all’assassinio dell’agente Antonino Agostino, fino alla scomparsa di Emanuele Piazza.

Il pentito calabrese Antonino Lo Giudice non si ferma più. Racconta storie che ha appreso da altri. ‘De relato’,  l’ultimo verbale del maggio scorso stamani potrebbe entrare nel processo Borsellino quater a Caltanissetta.

Giovanni Aiello, alias faccia da mostro, per via di uno sfregio al volto, è l’uomo dei misteri che Lo Giudice, e altri pentiti, piazzano negli angoli più bui della storia italiana. Lo Giudice e Aiello si sarebbero poi incontrati di persona, una decina di volte, e lo 007 gli avrebbe detto che “è stato lui… a preparare la bomba sulla 126, a farla scoppiare è stato lui… mi ha detto che era nascosto in un albergo là vicino, in altura, non lo so dov’è, io non ci sono mai stato, mi spiegava che un albergo in altura rispetto a dove era scoppiata”. Si torna a parlare, dunque, di Castello Utveggio, a Palermo, come base operativa dei servizi segreti.
L’ultimo segreto svelatogli da Aiello, però, è quello sull’urologo Attilio Manca, trovato morto nel 2004 nella sua casa in provincia di Viterbo. In questi anni sono state fatte diverse ipotesi. Prima quella del suicidio, poi dell’omicidio voluto da Provenzano per eliminare un testimone scomodo dopo che Manca lo avrebbe operato, quindi che l’urologo si sarebbe limitato a visitare il padrino corleonese. Aiello, riferisce Lo Giudice, “mi narrò di un omicidio avvenuto in Sicilia prima ancora che venisse arrestato Provenzano… l’ucciso era un urologo che si era prestato di individuare una clinica all’estero per fare operare Provenzano”.

Lo uccise Aiello? “Sì, sì, che quando costui fu operato, per non lasciare tracce dietro a quell’operazione, contattò un avvocato di nome Pataffio (il suo riferimento potrebbe essere a Rosario Cattafi, ndr) e dove a sua volta gli diede l’incarico ad Aiello per liquidare l’urologo. Il dottore venne strangolato nel suo stesso studio a Barcellona Pozzo di Gotto per conto dell’avvocato e di Provenzano”. Il luogo della morte, però, è sbagliato. Manca fu trovato cadavere lontano dalla Sicilia. A Viterbo. Ucciso per overdose, con un’imputata a processo. Si riprende a novembre. (@G.Pensavalli)

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