Identità siciliana: a Messina la prima “Mostra permanente di arte contemporanea, etnoantropologica e degli antichi mestieri”

Parte da Villa Melania il rilancio culturale artistico e sociale della zona Sud di Messina e una petizione per raccogliere le firme e chiedere alle istituzioni di impegnarsi per il recupero dell’antica Villa romana che si trova nelle vicinanze del sito e da anni versa in stato d’abbandono”.

vermiglio_saloniaQuesto l’obiettivo della Fondazione Salonia, che insieme alla pro Loco Messina Sud e l’associazione Ionio, hanno realizzato nel salone Prometeo di Villa Melania  una “Mostra permanente d’arte contemporanea, etnoantropologica e degli antichi mestieri”. Si tratta della prima esposizione di questi tipo, poiché si tenterà di far convivere  utensili di mestieri ormai scomparsi e oggetti delle tradizioni popolari, con i colori di quadri moderni, attraverso il valore dell’identità siciliana, che li lega attraverso i secoli.

“E’ un’ iniziativa lodevole per il territorio – ha detto l’assessore ai Beni Culturali e all’identità siciliana Carlo Vermiglio – valorizza i villaggi  del territorio e può diventare volano di sviluppo e occasione di incremento di turismo. Dimitri Salonia è un’artista eccezionale e un grande mecenate perchè sta donando una sua importante collezione alla comunità che potrà godere di questi tesori. Ci impegneremo come governo regionale a lavorare per il recupero dell’antica Villa Melania di origine romana e quando ci sarà consegnata la petizione cercheremo di capire quali possibilità concrete esistono per restituire al territorio questo importante bene”.

Della stessa idea Nino Germanà deputato regionale di Ap che sottolinea: “questa mostra permanente come il museo di Cstanea oi di Gesso, sono un punto di riferimento culturale importante per il territorio e vanno valorizzati”.   L’esposizione presentata a Villa Melania, che scuole, turisti e cittadini potranno visitare su prenotazione mandando una mail [email protected] ,mettono in primo piano p le opere del maestro Dimitri Salonia e degli altri artisti della Scuola Coloristica Siciliana tra i quali Bruno Samperi, Lidia Monachino, Tanja Di Pietro, Pino Coletta, Riccardo De Leo, Alberto Avila, Sebastiano Miduri, Antonio Cucinotta, Carmelina Monachino e Antonino Spiro.

salonia_museoI quadri riprendono tutte le tradizioni folkloristiche della trinacria, a partire dai mercati, oggetto già  di una mostra anche ad Expo. Dimitri Salonia sottolinea:  Non vogliamo perdere la memoria che caratterizza la nostra identità siciliana e per questo abbiamo esposto antichi oggetti di mestieri ormai scomparsi o oggetti della tradizione popolare, allo stesso tempo vogliamo trasmettere la sicilianità con le nostre opere artistiche moderne“.

La mostra fa parte anche di un progetto turistico-sociale  grazie alla collaborazione con la Pro Loco Messina Sud, l’associazione Ionio e la Bliblioteca Pietro Gori. L’obiettivo è riqualificare e dare colore alle parti più degradate della periferia Sud di Messina e promuoverne l’importanza e il significato storico e culturale.

Durante l’inaugurazione è stata presentata quindi anche la petizione per riprendere gli scavi dell’antica Villa Melania di epoca romana che si trova nelle vicinanze dell’attuale, e rappresenta un ‘importante bene culturale da e salvaguardare.

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