Renziani vs antirenziani: è il giorno dello scompiglio. Giovani in prima linea

Torna ad imperversare l’animo da antagonismo politico che, però, fortunatamente, corre attraverso i social e decisamente non tra le vie della città. Anche se, il passaggio dal virtuale al reale è abbastanza breve e passa dall’arrivo in città del Presidente del Consiglio.

Sono i giovani, attraverso note o social, a mostrarsi più attenti alla questione: i supporter del premier e della campagna #BastaunSì invitano attraverso Facebook principalmente a non creare disordini che siano inopportuni, pur nell’assoluto rispetto dell’altrui opinione. Ma al di là delle preoccupazioni di qualche giovane Dem ci sono tutti i “contro” che, in un modo o nell’altro, intendono cogliere l’occasione dell’arrivo di Renzi per manifestargli il proprio dissenso.

Così le tipografie consegnano i cartelli e gli striscioni freschi di stampa – e che oggi saranno srotolati opportunamente-, gli attivisti di destra e predi sinistra si organizzano per protestare contro il capo del governo che si porterà,  alle 18.30 -orario previsto- al Palacultura, dopo la firma dei Patti per lo Sviluppo (che sembrerebbero fatto marginale e poco rilevante rispetto al comizio, a ben leggere i comunicati giunti alle redazioni), per parlare di Referendum.

Ed è tutto lì il terreno di contrapposizione: perché al di là della buona o cattiva gestione del Paese e delle sue relazioni con l’Estero, il tema caldo, quello che fa infervorare gli uni e gli altri, i supporter e i detrattori, gira tutto attorno alla riforma costituzionale.

 

“In questi anni Renzi ha sempre dimostrato disinteresse per Messina e anche questa volta siamo sicuri che ci riempirà di chiacchiere, millantando la solita fuffa che ormai siamo abituati ad ascoltare e di cui potremmo benissimo fare a meno.
I messinesi, tuttavia, non si faranno incantare e, in occasione del referendum, massicciamente andranno a votare contro una riforma pasticciata, che spacca il Paese, non supera il bicameralismo, non semplifica il processo legislativo e soprattutto non è in grado di dare regole chiare e certe”. A metterlo per iscritto sono i giovani di Forza Italia, il cui lider maximo proprio in questi giorni è protagonista di un video sulle ragioni del No.
Stamani, intanto, a Palazzo Zanca, una conferenza stampa del meetup “Grilli dello Stretto” è stata convocata per sostenere i motivi del No a quella che i pentastellati hanno rinominato “deforma” costituzionale. #MessinadiceNo è l’hashtag che hanno scelto per la loro iniziativa che, quest’oggi, vede protagonisti, oltre gli attivisti in prima linea, anche i portavoce Zafarana, D’Uva e Villarosa. Ma Messina dice davvero no? Si capirà certo solo ad urne chiuse, seppur sarà interessante scoprire i dati qualitativi oltre che quantitativi dell’affluenza di oggi al comizio renziano. Pur, ovviamente, senza dimenticare che la storia del nostro Paese non manca di esperienze relative a uomini che riempivano le piazze ma che al momento del voto raccoglievano briciole. Del resto si sa, nel segreto dell’urna è solo uno quello che ti vede, no?

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it