Che Cas, tangente da mezzo milione e pure altro

Da Milano arriva uno stralcio ” pesante” su una presunta tangente da 500.000 euro al CAS. Tutto è nato da quel giro di vite al consorzio autostrade con la giunta Crocetta che impèoneva l’allineamento del Cas agli altri enti sottoposti al controllo della Regione: il consiglio di amministrazione passava così da quattro a tre componenti.

Il governatore Crocetta, partendo da altra indagine per turbativa d’asta della governance del Consorzio Autostrade Siciliane, invitava l’ex commissario Nino Gazzara, nominato dai soci di minoranza, a presentare le dimissioni.

Ma subiva un diniego secco. In compenso era l’ingegnere Mandanici, componente la “sottocommisione” che avrebbe autorizzato la modifica di alcuni conci sulla Rosolini-Gela, al centro delle verifiche investigative, a lasciare l’incarico.

In piu’ si registrano varie richieste di pre-pensionamento, per usufruire della legge regionale che aiuta lo scivolo pre-Fornero, anche il direttore generale Salvatore Pirrone: il suo entusiasmo iniziale è via via scemato, complici le continue segnalazioni della sindacalista della Sla/Cisal, Graziella Franchina, agli organi di controllo della Regione che a hanno aperto un fascicolo: “Un dirigente regionale dell’assessorato alle Infrastrutture di terza fascia chiamato in comando in aperta violazione di legge”.

Ma non c’è solo Pirrone, nella denuncia del sindacato. Altra incompatibilità viene segnalata per l’avvocato Claudio Alongi, commissario dell’Aran, l’associazione regionale di tutela dei dipendenti pubblici.

Alongi è marito della segretaria generale della Presidenza della Regione Patrizia Monterosso, e ha avuto un incarico “Co-co-co” al Cas, da duemila euro al mese, dall’ex commissario Rosa Corsello.

Sul fronte delle verifiche investigative sulla parcella per consulenza legale e amministrativa pagata dalla Condotte spa per l’appalto dei lotti 6,7,8 della Rosolini-Gela da un milione e 600mila euro, è emerso che la società milanese Pachira Partners srl, che nel 2014 ha fatturato poco più di 400mila euro, ha due soci; una a Palermo, Anna Lapresa, che detiene il 9%, e la socia di maggioranza, l’amministratore Oriella Bruno Valentino, che detiene il 28%.

Il 63% della società fa capo alla Poieo srl, dietro la quale c’è sempre Oriella Bruno Valentino, che è domiciliata in Svizzera, a Verbier Chalet Senator, 441. E’ proprio un’indagine meneghina su Pachira Partners ha portato allo stralcio messinese: il pm è Alessia Giorgianni.(@G.Pensavalli)

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