La verità sul Due Torri di cinque ex giocatori

l Due Torri ha concluso l’andata del Girone I del campionato nazionale di Serie D non presentandosi ad Aversa per il match in programma contro la formazione locale, mercoledì 30 novembre l’ormai ex tecnico Antonio Venuto aveva rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di allenatore della prima squadra, lasciando la formazione pirainese in evidente ripresa, al quattordicesimo posto in graduatoria, con dodici punti conquistati sul campo in tredici partite e senza considerare la penalizzazione di cinque punti, certificato dei cattivi pagamenti della società che ha influito sia sulla classifica che sul morale della squadra. Un cammino frutto di tre vittorie, tre pareggi e sette sconfitte, a sole due lunghezze dalla salvezza diretta.

Un bottino sicuramente importante per una squadra, la più giovane dell’intero torneo, costruita con un budget di appena centocinquemila euro annui tra calciatori, tecnico, staff e spese aggiuntive, cifra irrisoria per un campionato importante ed impegnativo come la quarta serie nazionale, e che ha dovuto affrontare mesi decisamente difficili e complicati sia da un punto di vista economico che da un punto di vista organizzativo. Un’avventura iniziata sotto i peggiori auspici, ma finita nel peggiore dei modi per tutti, con una smobilitazione di massa dell’organico, soci in fuga, amministrazione comunale in silenzio e soprattutto con l’addio al campionato dopo 43 anni di storia. Umiliata.

Il presidente in pectore Giovanni Di Bartolo, chiamato da ottobre a sancire un cambio di rotta alla guida del club, ha scaricato le colpe sugli altri, principalmente sul Comune, l’ex tecnico Antonio Venuto e il gruppo di calciatori a lui legato. “Zoccolo duro” che ha sentito l’esigenza di chiarire la propria posizione, perché chiamato in causa e citato dallo stesso Di Bartolo. Ecco la costruzione integrale firmata dai calciatori:

LUGLIO 2016, TUTTO INIZIO’ COSI’: “Siamo stati convocati dalla dirigenza del Due Torri che ci ha illustrato il progetto tecnico-organizzativo per la stagione sportiva 2016-2017. Ciò nonostante tre/quattro mensilità ancora da percepire per la stagione calcistica 2015-2016. Sessanta soci, o presunti tali, avrebbero dovuto supportare la gestione economica-organizzativa del club, assieme a diversi partner e sponsor che avrebbero dovuto garantire una maggiore serenità al gruppo. La società, in virtù di ciò, ha deciso di coinvolgere il tecnico Antonio Venuto e di conseguenza noi calciatori, nonostante ciascuno di noi avesse già ricevuto diverse offerte da altri club. La società ci ha garantito il pagamento degli arretrati della stagione precedente attraverso dei titoli. In questo modo, abbiamo deciso di seguire il tecnico e di iniziare la nuova stagione. Ciò nonostante la penalizzazione di due punti inflitta, certificato dei cattivi pagamenti della società”.

AGOSTO 2016: “Svolgiamo il ritiro pre-campionato con la massima professionalità, onorando tutti gli impegni presi con il club e svolgendo regolarmente la preparazione atletica, gli incontri amichevoli ed il primo match di Coppa Italia. La squadra è stata costruita con un budget estremamente ridotto per la categoria”.

SETTEMBRE 2016: “Avvio di stagione problematico, sotto tutti i punti di vista: infortuni di vario genere e di varia entità che ci hanno colpito e che non hanno permesso al nostro allenatore di poterci schierare tutti assieme in questa prima parte del torneo. I risultati non sono stati dalla nostra parte, ma le prime avvisaglie di una situazione estremamente difficile e complessa sono emerse già dalle prime partite: scendevamo in campo con le divise delle stagioni precedenti ed inoltre la carenza del materiale sportivo non lasciava presagire nulla di buono. Nell’ultima settimana di settembre è arrivato un fulmine a ciel sereno: un ulteriore punto di penalizzazione inflitto alla società, ennesimo certificato dei cattivi pagamenti del club”.

OTTOBRE 2016 – L’ANNUNCIATA SVOLTA: “I titoli garantiti dalla società per la stagione sportiva 2015-2016 non sono stati onorati e di conseguenza respinti con spese di protesta a nostro carico. Avvertivamo le grandi difficoltà economiche della società, ma nonostante tutto abbiamo deciso di andare avanti con grande professionalità per rispetto nei confronti del nostro allenatore e del nostro lavoro. La “svolta” è arrivata martedì 25 ottobre 2016, prima della trasferta di Sarno. Ci siamo riuniti dentro lo spogliatoio con il mister, fino a quel momento non avevamo percepito alcuna mensilità della stagione corrente e di conseguenza abbiamo deciso di dare un segnale forte alla società, all’intera comunità pirainese e all’Amministrazione Comunale per far capire loro che un club glorioso come il Due Torri rischiava un epilogo decisamente triste. Ci allenavamo nel totale disinteresse, abbandonati da tutti e giornalmente ci ritrovavamo al campo sportivo esclusivamente assieme ai nostri compagni di squadra, al nostro allenatore e al suo staff. Di conseguenza, abbiamo preso la decisione di far valere i nostri diritti umani e professionali che fino a quel momento erano stati calpestati da una società “fantasma” che ci aveva garantito nella persona del vice presidente Antonino Raffaele il pagamento della mensilità di agosto 2016 entro il termine della settimana. Tutto ciò non è avvenuto, ci siamo sentiti presi in giro per l’ennesima volta, la nostra dignità di uomini e professionisti è stata lesa e di conseguenza abbiamo deciso di non prendere parte alla trasferta di Sarno. Venerdì 28 ottobre 2016, in serata, eravamo pronti a non disputare il match contro la Sarnese per rivendicare i nostri diritti, fino a quando, improvvisamente, due persone a noi sconosciute (Giovanni Di Bartolo ed Antonino Micali) varcano il cancello dello stadio comunale “Vincenzo Vasi” di Piraino chiamandoci a raccolta per una riunione straordinaria: ci avrebbero garantito prima della partenza per Sarno il pagamento di una mensilità e così effettivamente è stato. Abbiamo deciso, di conseguenza, di prendere parte alla gara contro la Sarnese e di proseguire regolarmente la stagione, pur avendo percepito appena una mensilità e con in mano i “soliti” titoli protestati…”.

NOVEMBRE 2016 – INIZIA IL FREDDO:  Trasferte con giubbotti personali, sempre in condizioni precarie e tutt’altro che semplici e carenza del materiale sportivo. Nonostante l’arrivo dei nuovi dirigenti, Giovanni Di Bartolo ed Antonino Micali, la situazione non migliorava affatto. Mercoledì 16 novembre 2016 si è tenuta una riunione tra i calciatori e la probabile futura proprietà del Due Torri. Nel corso di questa riunione ci è stato chiesto di disputare le successive DUE PARTITE contro Sersale e Palmese, prima dell’apertura delle liste e del calciomercato. In quel momento abbiamo deciso di stringere i denti, nonostante una situazione paradossale e di tirare fuori il massimo per rispetto nei confronti del nostro allenatore e della nostra professionalità. Dopo due settimane di intenso lavoro sul campo, per la prima volta con l’organico al completo, abbiamo ottenuto sei punti in due gare, battendo in casa il Sersale ed in trasferta la Palmese. Al termine di quest’ultimo match, domenica 27 novembre 2016, il probabile futuro presidente Giovanni Di Bartolo si è intrattenuto con il capitano della squadra Santo Matinella dicendo che non aveva la possibilità di garantire la continuazione di questo progetto tecnico e di conseguenza i pagamenti per la stagione corrente. Alla ripresa degli allenamenti, martedì 29 novembre 2016, il capitano Santo Matinella ha fatto presente al tecnico Antonio Venuto di non poter proseguire la sua avventura nelle fila del Due Torri a causa della carenza di risorse economiche da parte della probabile nuova dirigenza per la stagione calcistica 2016-2017. E nel frattempo, gli ormai “famosi” titoli continuavano a tornare indietro. Vista l’intenzione da parte del neo presidente Giovanni Di Bartolo di non confermare lo “zoccolo duro” e di rimpiazzarci con altri giocatori, mercoledì 30 novembre 2016 il nostro mister Antonio Venuto ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di allenatore della prima squadra, avendo puntato su un progetto tecnico ben definito e su un gruppo sano e leale che nel corso degli ultimi due anni ha dimostrato grande professionalità, dignità e senso di appartenenza, raggiungendo risultati storici e portando in alto il nome del Due Torri. Un progetto tecnico inesorabilmente bocciato dalla nuova proprietà. Ci teniamo ad evidenziare il fatto che al contrario di ciò che ha affermato il signor Giovanni Di Bartolo, noi abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento consono, costruttivo e propositivo all’interno dello spogliatoio e nei confronti del nostro gruppo, dimostrando sempre la massima professionalità. Per quanto ci riguarda, il nostro allenatore, Antonio Venuto, non ha mai perso il polso della squadra, anzi, è stato proprio lui a darci la carica, invogliandoci a dare il massimo fino alla fine e mantenendo sempre il pieno controllo del gruppo, nonostante una situazione societaria a dir poco problematica. In seguito alle dimissioni del nostro allenatore, anche Riccardo Cassaro e Francesco Postorino sono stati ceduti, seguiti da Giuseppe Ingrassia e da Mirko Giacobbe. Tutto ciò, nel giro di pochi giorni. In seguito alle cessioni di ben cinque elementi “chiave” (i cosiddetti “senatori”), il tanto atteso calciomercato della nuova proprietà ha regalato al Due Torri esclusivamente tanti bocconi amari. Arrivi? … Partenze? Davvero tante. Questo è stato il chiaro segnale delle scarse potenzialità economiche della società e del neo presidente Giovanni Di Bartolo. Ci teniamo, inoltre, a precisare che noi cosiddetti “senatori”, come sottolineato dal signor Giovanni Di Bartolo, mai abbiamo tenuto in “ostaggio” uno spogliatoio, mai i ragazzi sono stati “vittime” di una “certa sudditanza psicologica da parte dei calciatori più grandi d’età” e mai “nelle ultime stagioni abbiamo disposto della società come meglio credevamo”. In risposta a ciò, ci teniamo a sottolineare il fatto che mercoledì 30 novembre 2016 abbiamo lasciato il Due Torri al quattordicesimo posto in graduatoria, con dodici punti ottenuti sul campo (senza menzionare i cinque punti di penalizzazione, evidente responsabilità della società) in tredici partite, ad appena due lunghezze dalla salvezza diretta. Ciò, nonostante una situazione calcisticamente drammatica”.

DICEMBRE 2016 – LA FINE: “Ognuno di noi si è accasato altrove. Giovedì 15 dicembre 2016 sono stati inflitti al Due Torri altri due punti di penalizzazione (cinque in totale), oltre all’ennesima multa da pagare. Su una cosa siamo d’accordo: probabilmente il. Due Torri avrebbe dovuto chiudere “baracca” oltre un mese fa. La colpa di questa situazione disastrosa e paradossale va attribuita alla “vecchia” proprietà, in particolar modo riguardo al loro comportamento irrispettoso nei nostri confronti, a prescindere dalla situazione economica in cui versava e in cui versa la società. E’ stata offesa e lesa, in primis, la nostra dignità umana. Se avessimo perso le gare contro Sersale e Palmese, avrebbero attribuito tutte le responsabilità a noi e al nostro allenatore, ma come sempre abbiamo dimostrato, per l’ennesima volta, di avere gli attributi. In questi anni la nostra forza è stata la passione per questo bellissimo sport. Siamo fermamente convinti che la “vecchia” società porterà il rimorso di questo “fallimento” per tutta la vita. Nel frattempo, noi siamo qui, con i “famosi” titoli in mano…”.

Riccardo Cassaro
Mirko Giacobbe
Giuseppe Ingrassia
Santo Matinella
Francesco Postorino 

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