“Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”: a Messina tre eventi per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2017

La celebrazione della Giornata sarà l’occasione per pregare e riflettere sul tema della mobilità umana e verranno proposte diverse iniziative dall’ Ufficio diocesano Migrantes:

giovedì 5 gennaio alle ore 19.00, chiesa “S. Maria di Portosalvo” (fronte Fiera di Messina); lettura iconologica, a cura di mons. Letterio GULLETTA, del dipinto di Ludovico Carracci “La fuga in Egitto”, accompagnata dai commenti musicali di “SARAB DUO” – viola & oud;

– domenica 15 gennaio, Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, alle ore 18.00, Celebrazione eucaristica presso la parrocchia “S. Nicolò all’Arcivescovado”. L’animazione verrà affidata alla comunità parrocchiale e alle comunità etniche cattoliche presenti in diocesi;

– venerdì 20 gennaio alle ore 19.00, chiesa “S. Maria di Portosalvo” (fronte Fiera di Messina); lettura in musical, presentata dal Gruppo musicale “AGAPE”, del libro “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda.

La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che verrà celebrata il prossimo 15 gennaio, ha come tema: “Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”.

Il Santo Padre, nel suo Messaggio, parte da un’analisi del fenomeno migratorio in cui evidenzia che «non si tratta solo di persone in cerca di un lavoro dignitoso o di migliori condizioni di vita, ma anche di uomini e donne, anziani e bambini che sono costretti ad abbandonare le loro case con la speranza di salvarsi e di trovare altrove pace e sicurezza».

A pagare i costi gravosi dell’emigrazione, «provocata quasi sempre dalla violenza, dalla miseria e dalle condizioni ambientali», a cui si associa «la globalizzazione nei suoi aspetti negativi», sono proprio i minori. È su di loro, in particolare quelli soli, che Papa Francesco vuole richiamare l’attenzione perché «tre volte indifesi»: in quanto minori, stranieri, inermi, quando «sono forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari». Da qui la sollecitazione del Santo Padre a prendersi cura di loro.

Il nostro Paese, approdo per tanti migranti forzati, ha visto nel 2016 raddoppiare il numero di arrivi di “minori stranieri non accompagnati” rispetto all’anno precedente: alla data odierna se ne contano circa 25mila.

Purtroppo, quello che dobbiamo registrare è un sistema di accoglienza ancora inadeguato e che non tutela la vulnerabilità di questi ragazzi e, come evidenzia Papa Francesco, c’è il rischio che molti di loro finiscano «facilmente nei livelli più bassi del degrado umano, dove illegalità e violenza bruciano in una fiammata il futuro di troppi innocenti, mentre la rete dell’abuso dei minori è dura da spezzare».

 

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