In sedici firmano la sfiducia ad Accorinti: adesso tocca al Consiglio Comunale, dove di “si” ne servono 27

Alla fine la sedicesima firma necessaria ad incardinare la mozione di sfiducia è stata “recuperata”. A decretare che sia l’Aula a far chiudere con anticipo l’esperienza dell’amministrazione Accorinti, è stata la consigliera Antonella Russo, capogruppo del Pd, mentre restano contrari alla sfiducia il resto dei colleghi in aula (Cardile, Gennaro e Iannello).

“Il partito democratico coerentemente a quanto ha sempre dichiarato continua a fare opposizione seria a questa giunta che si è contraddistinta per l’inadeguata amministrazione della città. ” ha commentato  Ernesto Carbone commissario del Pd di Messina.”Continuo a pensare che sarebbe stato politicamente più corretto se avessimo scritto tutti assieme la mozione, ma adesso è più importante ascoltare il grido di disperazione dei cittadini messinesi e ridare loro la parola sul futuro di questa città. Come commissario del partito democratico condivido appieno la coraggiosa presa di posizione della capogruppo del pd messinese Antonella Russo, e sono certo che gli altri consiglieri seguiranno presto la sua scelta ponendo finalmente termine alla disastrosa esperienza amministrativa di Accorinti.”

Ma nulla appare scontato: entro trenta giorni la mozione dovrà essere votata dall’Aula, e per passare saranno 27 i voti necessari.

“Un atto gratuito, ingiustificato e irresponsabile” per la consigliera di CMdB Cecilia Caccamo.

Proprio in questi giorni l’amministrazione aveva ribadito che il momento più difficile per il Comune è stato superato, e che con in conti in ordine, è il momento della svolta a partire dal’apertura dei cantieri.

Insomma, giunto amministrativamente il momento di raccogliere, politicamente è arrivata la tempesta.

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