Case all’asta truccate, sia Messina a decidere

Importante provvedimento del Tribunale di Ragusa sulla vendita all’asta delle case. E’ stato ottenuto, su istanza dell’avvocato Giuseppe Nicosia, per bloccare le aste giudiziarie, quando si verificheranno eccessivi ribassi.
Il giudice Claudio Maggioni, infatti, verificata l’effettiva sussistenza del cosiddetto ‘prezzo vile’, e accogliendo l’istanza del legale, ha sospeso la vendita di un’azienda e dei fabbricati civili di un assistito dell’avvocato Nicosia.
Il Tribunale civile di Ragusa, quindi, riconoscendo la validità di correttivi giuridici al sistema delle aste, quando queste subiscono distorsioni temporali ed economiche, assume oggi una posizione d’avanguardia e, soprattutto ‘umanizzante’ nei confronti di procedure che, talvolta, appaiono eccessivamente penalizzanti per coloro che vedono messi all’asta i loro beni primari come la prima casa o l’azienda.
Il cronista aveva sollevato molti dubbi anni fa, pochi giorni dopo l’inchiesta su Magma nella città di Vittoria e legata al cosidetto ” bonzo”, ovvero Giovanni Guarascio, che si diede fuoco perché aveva perso la casa. Storia complicata, con tre indagati e un processo a rilento. Bastò controllare un paio di atti all’Albo pretorio e capire che esisteva , anzi esiste, un asse formidabile con dentro notai corrotti, cancellieri e giudici “maldestri”. Con sponda siracusana, ancor più remunerativa.
Chi verga queste note chiese persino l’intervento della Procura generale di Catania se non la legittima suspicione a Messina. Per chiarezza. Al tempo si rivolse proprio all’avvocato Nicosia, sindaco di Vittoria. E per il caso in oggetto valore un milione e prezzo d’asta dopo 13 ribassi …56.000 euro! (@G.Pensavalli)

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