Renato è tornato, e ad Eller “non piace”: mentre a Palazzo Zanca Rella fa da “ponte”

Una bella pagina politica, di quella viva, attiva e ancora capace di incidere sule scelte personali e collettive, è stata quella di ieri a Palazzo Zanca. Occasione l’incontro dibattito con l’On. Fassina, orgaizzato dal consigliere Maurizio Rella (CMdB) e inquadrato nel percorso che porterà al Congresso fondativo di Sinistra Italiana che si terrà a Rimini il 17-18-19 Febbraio e le assemblee provinciali del 4-5 Febbraio.

Un partecipato incontro, che ha messo sul tappeto molti punti salienti del percorso amministrativo e politico della Giunta Accorinti, alla quale “Sinistra Italiana” conferma fiducia e sostegno fino alla fine del mandato, puntando sul terreno comune del rispetto della Costituzione, per allargare la partecipazione e la democrazia e realizzare l’uguaglianza fra le persone.

Il progetto di Fassina, economista e viceministro nel Governo Letta, da “giovane turco” ha rappresentato all’interno del Pd una posizione antitetica a quella di Renzi, fino alle dimissioni nel 2015 e l’adesione ad un progetto politico che vuole rimettere isieme le anime della sinistra ambientalista, movimentista e liberare. Un partito che si fa strumento dei movimenti municipalisti di sinistra, come quello che sostiene l’attuale giunta.

E se Accorinti “strizza l’occhio” a Sinistra Italiana, di certo non lo chiude Eller, che parlando coi giornalisti ha manifestato quella che per molti, soprattutto all’iterno del movimento Cambiamo Messina dal Basso, era una realtà evidente: la sua lontanza cuturale dall’area politica rappresentata dall’esperienza accorintiana, partendo dal concetto di Europa fino alle politiche migratorie, o alla distanza siderale come quella manifestata durante l’accogienza della Freedom Flotilla per la causa palestinese. Ma con Fassina a Palazzo Zanca e l’entusiasmo di alcuni interventi che in comune avevano tutti una severa critica al Pd renziano, Eller ha sbottato. Tanto da meritare un titlone sulla Gazzetta del Sud, che prevede, oltre allo sfogo, prossime dimissioni.

Del resto, visto il ruolo chiave del Pd anche nella mozione di sfiducia, il riassetto della giunta per chi non condivide il progetto politico dell’amministrazione o non ne comprende l’humus ideologico, non sarebbe una soluzione azzardata, piuttosto un “riprendere le redini” di una situazione che visti gli ultmi avvenimenti in consiglio comunale, sta sfuggendo di mano.

Ricordare a Luca Eller che è stato scelto per le sue qualità professionali e non per allargare la maggioranza al Pd, potrebbe essere la soluzione per ricucire lo strappo. Sebbene in molti non hanno ancora superato i dubbi sorti nei giorni successivi all’ingresso in giunta.

E intanto cresce politicamente il ruolo di Maurizio Rella, che attraverso il dialogo e il coinvolgimento anche dei “delusi”, può considerarsi un “ponte” per superare i personalismi e salvare un progetto politico che è più grande di Accorinti, e di cui spesso questo “giullare anarchico” ha portato il peso in solitudine. (@Pal.Ma.)

 

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