E’ morto Giacomo Clemenzi, faro dei pubblicisti di Sicilia

Il mondo del giornalismo siciliano è in lutto. E’ morto a 79 anni Giacomo Clemenzi, una figura storica del Giornale di Sicilia e dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. Intere generazioni di aspiranti giornalisti hanno almeno una volta avuto a che fare con lui. Clemenzi, infatti, era addetto all’identificazione dei candidati per l’esame d’idoneità professionale per i giornalisti. Sempre sorridente e disponibile, non diceva mai “no”.
Nato a Castelvetrano nel 1937, laureato in Giurisprudenza, già praticante procuratore legale, Giacomo Clemenzi era giornalista pubblicista iscritto all’Ordine di Sicilia dal 21 ottobre 1967. Pubblicista per vocazione, perché nonostante avesse superato l’esame di idoneità professionale, non aveva mai chiesto l’iscrizione nell’elenco professionisti. Aveva iniziato l’attività giornalistica nel 1956 con il “Giornale di Sicilia”, per il quale è stato a lungo segretario di redazione.
Particolarmente impegnato in campo sindacale, è stato vice segretario e tesoriere dell’Associazione siciliana della stampa, consigliere nazionale Fnsi e consigliere e segretario dell’Ordine di Sicilia. Dal gennaio 1990 al luglio 1992 è stato consulente esperto in materie sociali e pubbliche relazioni alla Presidenza della Regione Siciliana. Dal 1989 al 2013 è stato consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, nello stesso anno è stato eletto consigliere regionale dell’Ordine di Sicilia. Ebbe il suo momento di gloria nazionale quando, era l’estate 1996, rese noti i motivi della clamorosa bocciatura di Simona Ventura, che voleva diventare professionista, per un errore sull’ausiliare ( essere o avere), fatto che provocò inchiesta e sospensione al trimestrale di Torino che la fece praticante. (@G.Pensavalli)

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