Tentata rapina alla gioielleria di via Cavour, arrestato uno dei rapinatori. Braccato sotto un’auto

Bono, mi pigghiasti – ha detto così Giuseppe CANNAVO’, messinese, 30 anni, il rapinatore che ieri sera ha tentato la rapina alla gioielleria Burrascano, in corso Cavour. I poliziotti delle Volanti lo hanno inseguito e braccato nel palazzo Giordano di corso Cavour comunemente detto “palazzo di vetro”, nel garage su tre piani interrati e per altro non illuminati all’interno.

Ieri sera, intorno alle 19.30 ha tentato il colpo nella gioielleria e quando ha capito di essere stato beccato dai poliziotti delle Volanti con casco in testa e fucile in mano, non ha esitato , insieme al complice, a sparare, incurante di passanti e cittadini, prima di scappare lungo Via della Zecca, via XXIV Maggio e via Oratorio San Francesco. I poliziotti lo hanno trovato poco dopo e arrestato.

Procedono le ricerche del complice di Cannavò. Sequestrati, oltre il fucile, i caschi dei due rapinatori, alcuni indumenti tra cui lo scaldacollo utilizzato come passamontagna, coi due fori ad altezza occhi e il motorino con cui i malviventi hanno raggiunto l’esercizio commerciale preso di mira.

Momenti concitati che in molti hano seguito attraverso i social network, grazie alla diretta dei giornalisti presenti sul posto.

Giuseppe CANNAVO’, messinese, 30 anni, uno dei rapinatori, quando ha capito di essere stato beccato dai poliziotti delle Volanti con casco in testa e fucile in mano, non ha esitato, insieme al complice, a sparare, incurante di passanti e cittadini, prima di scappare lungo Via della Zecca, via XXIV Maggio e via Oratorio San Francesco. I poliziotti lo hanno trovato poco dopo e arrestato.

Stava acquattato sotto un’auto il trentenne, con numerosi precedenti per svariati reati. In atto detenuto presso la casa di reclusione di Favignana, Giuseppe Cannavò era in permesso premio fino al 6 marzo prossimo, da trascorrere al suo domicilio.

Procedono le ricerche del complice di Cannavò. Sequestrati, oltre il fucile, i caschi dei due rapinatori, alcuni indumenti tra cui lo scaldacollo utilizzato come passamontagna, coi due fori ad altezza occhi e il motorino con cui i malviventi hanno raggiunto l’esercizio commerciale preso di mira.

Ieri messinaora ha seguito in diretta le prime ricerche del complice che avrebbe le ore contate.

 

 

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