Alfano e il “vi sistemo io, cugini”

I parenti di Angelino Alfano non finiscono mai: dopo il fratello alle Poste, i cugini alle Ferrovie. E davvero non c’è niente di male ad avere familiari sparsi un po’ ovunque, nei posti che contano e che danno diritto a sfolgoranti carriere con relativi stipendi. Si tratta, evidentemente, di fortunate coincidenze che nulla hanno a che vedere col ruolo pubblico del potente ministro. Non solo Alessandro, dunque, ecco gli altri.
“Alle Fs quando c’è da mettere il turbo alla carriera di qualcuno fidato, i partiti contano eccome. Così scrive Il Fatto” Ecco due storie esemplari: la sagra siciliana dei fratelli Sciumè, cugini del ministro degli Esteri Angelino Alfano, e il volo del renziano Carmine Zappacosta”. Tralasciando per un attimo Zappacosta, chi sono gli ‘illustri’ cugini?
“Nelle Fs siciliane la saga degli Sciumè è la dimostrazione che la famiglia Alfano le aziende di Stato le ha nel sangue. Non solo le Poste dove il fratello del ministro, Alessandro, fu assunto nel 2013 dopo un frettoloso esame del curriculum su Linkedin e dove ora riceve uno stipendio di duecentomila euro (…). Alle Fs l’influenza di Alfano si manifesta anche attraverso un signore legatissmo alla Cisl locale, Carmelo Rogolino, considerato da quelle parti più che fedele agli Alfano, quasi uno di famiglia. Rogolino affianca i due Sciumè. A Messina c’è Giuseppe Sciumè, ingegnere, che alle Fs era stato assunto come assistente di Dario Lo Bosco, presidente di Rfi-Rete ferroviaria italiana fino all’autunno del 2015, quando dovette dimettersi dopo che lo avevano arrestato per una storia di appalti ferroviari e corruzione. Sciumè ora è amministratore di Bluferries, la società navale delle Fs per i traghetti tra Reggio Calabria e Messina, mentre Rogolino dirige invece la navigazione targata Rfi: in pratica tutto il movimento di passeggeri auto e camion sullo Stretto, in concorrenza con i privati di Caronte & Tourist, è in mano alla famiglia Alfano”.
“A Palermo, Rogolino è direttore territoriale delle Fs, mentre Antonio Sciumè, dopo una raffica di promozioni, è diventato capo del settore armamento e quindi deve occuparsi della manutenzione e degli investimenti sui binari”. (@G.Pensavalli)

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