Neonato muore in ospedale: 13 medici indagati a Messina e Taormina

Una diagnosi sbagliata di pertosse sarebbe costata la vita ad un neonato,  muore ad un mese e mezzo per difficoltà respiratorie dopo una diagnosi (sbagliata) di pertosse: tredici medici indagati. Il decesso del piccolo è avvenuto lo scorso 4 aprile, due settimane dopo il ricovero, prima al Policlinico di Messina e poi al Sirina di Taormina. Il bimbo era stato trasferito lì proprio per poter essere trattato con  l’Ecmo, macchinario che permette l’ossigenazione meccanica extracorporea, di cui l’ospedale taorminese è provvisto.

Ma quando è stato attaccato alla macchina era ormai troppo tardi: la sua giovane mamma, 24 anni, se l’è visto morire davanti agli occhi. E adesso il sostituto procuratore Rosanna Casabona ha iscritto nel registro degli indagati tutti i medici che hanno seguito il caso del piccolo in due ospedali, a Messina e a Taormina: l’ipotesi di reato è omicidio colposo.

Pertosse, questa era la patologia iniziale accusata da un bimbo di appena un mese e mezzo, adesso deceduto dopo due settimane circa dal ricovero. Il piccolo aveva dato segni di difficoltà polmonare, allarmando la giovane mamma, di 24 anni, che lo ha portato al Policlinico di Messina, lo scorso 24 marzo. Poco dopo il ricovero in pediatria il neonato è stato trasferito al reparto di terapia intensiva neonatale. La situazione però non è migliorata. Tanto che dal Policlinico lo hanno fatto trasferire al Sirina di Taormina, per provare con l’Ecmo (…). Ma le condizioni del piccolo al momento del trasferimento da Messina a Taormina erano già drammatiche. Il neonato, primogenito, è morto sotto gli occhi della madre mentre veniva attaccato al macchinario. La donna ha sporto denuncia.

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