Pubblicità per il G7: Ardizzone, “soliti stereotipi sui siciliani”

“Agli attacchi delle tv nazionali mi sono abituato ma non rassegnato, di certo non avrei mai immaginato di dover prendere le distanze da uno spot per il prossimo G7. Mi auguro si sia trattato di un errore e per questo chiederò formalmente alla Presidenza del Consiglio dei ministri di ritirarlo. Alimentare i soliti stereotipi sui siciliani non giova a nessuno tanto meno ad un’Italia che intende ripartire”.

Questo l’amaro commento del Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, che ha trovato diversi consensi e a cui anche noi ci associamo, dopo aver visto il “manifesto” pubblicitario inviato ai media stranieri per promuovere il vertice internazionale di Taormina, dall’app governativa dedicata a chi si accredita all’evento.

Un “fotogramma” dell’isola secondo i canoni stereotipati del giovanotto con la coppola e la ragazza con l’ombrello in stile “Padrino”, pubblicato sul Corriere della Sera dove Galluzzo ha giustamente scritto:”Tutto ciò che sta in testa al repertorio della Sicilia da modificare, cancellare, insomma, diventa addirittura «manifesto» in occasione del G7, immaginato in funzione di riscatto”.

Di Taormina neanche l’ombra, tantomeno di quei paesaggi siciliani che magari avrebbero salvato l’acuto comunicatore dalla banalità.

 

 

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