Inchiesta CAS, Confconsumatori parte civile

Confconsumatori si costituirà parte civile nell’eventuale processo penale che scaturirà dall’operazione della Dia di Messina e Catania che ha sospeso 12 tra dirigenti e dipendenti del Cas accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e truffa ed assisterà gli automobilisti che vorranno farlo «per essere risarciti di tutti i danni subiti in questi anni». Lo afferma l’associazione in una nota nella quale sottolinea come l’operazione abbia confermato «come in questi anni i diritti degli utenti che percorrono l’autostrada A18 Messina-Catania siano stati sistematicamente calpestati».

«Mentre la tratta autostradale veniva lasciata in condizioni di assoluta mancanza di sicurezza rappresentando un pericolo per l’incolumità degli automobilisti e per l’integrità dei relativi mezzi – scrive Confconsumatori – gli odierni indagati erano in tutt’altro faccende affaccendati». Confconsumatori, dunque, vuole giustizia per i cittadini sulla situazione indegna che ha sinora caratterizzato le condizioni dell’autostrada Messina-Catania, caratterizzata da molteplici buche e pericoli per gli utenti ogni giorno in transito lungo l’arteria.

Nello stesso momento in cui gli utenti rischiavano la vita, parecchi dipendenti del Cas, stando all’inchiesta in oggetto, si sarebbero resi autori di presunti reati inerenti progetti inesistenti e appalti truccati con relativi affidamenti a ditte di fiducia.

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