Capizzi, campi agricoli intestati a persone decedute per ottenere fondi Agea: blitz dei finanzieri

Proprietari inconsapevoli. O persino deceduti. Così venivano attratti fondi europei destinati ai campi agricoli intestati a morti. Una truffa scoperta dalla Guardia di finanza di Sant’Agata di Militello che ha sequestrato nelle scorse settimane, beni immobili e somme di denaro tra conti correnti e titoli, per un valore complessivo di centoseimila eurodenunciando all’autorità giudiziaria i titolari di due aziende agricole di Capizzi.

I due titolari, F.T., di anni 62, e B.L.M. di anni 53, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Enna, competente territorialmente, per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, reato che prevede la reclusione fino a sei anni, oltre che per falso ideologico.

I finanzieri hanno verificato  che i due stipulavano contratti di affitto per i terreni fornendo dati e firme di persone ignare o addirittura, in alcuni casi, morti prima della stipula del contratto. Contratti d’affitto dei terreni, dati anagrafici e firme: tutto irregolare. In alcuni casi risultavano convenzioni di affitto con soggetti morti anche dieci anni prima della stipula. Le istanze per le sovvenzioni erano state presentate attraverso centri di assistenza agricola di Catania e di Capizzi. Finanziamenti richiesti all’Agea tra il 2007 e il 2015 per superfici illecitamente utilizzate da una delle due aziende agricole fino a trenta ettari, mentre nel caso della seconda ditta si estendevano su un’area di ben quaranta ettari.

Il gip del Tribunale di Enna, Elisabetta Mazza, su richiesta dei sostituti Francesco Lo Gerfo e Stefania Leonte, ha disposto la misura cautelare del sequestro preventivo delle somme presenti sui conti correnti, di titoli e di sei tra terreni e fabbricati, riconducibili ai titolari delle aziende agricole, sino alla concorrenza degli importi indebitamente percepiti pari a centoseimila euro.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it