Estate senza Fiera, così ha deciso l’Authority: è scontro con il Comune, la rabbia degli organizzatori

Sul terreno dello scontro politico tra l’Autorità Portuale e l’amministrazione comunale, a rimetterci saranno organizzatori, commercianti e i cittadini che quest’estate saranno privati della Fiera di Messina.

Cancelli chiusi, tranne per i giorni in cui si svolgerà l’evento Notre Dame di Paris, e muri spessi contro l’amministrazione che invece reclama l’area fieristica come appartenente ai beni comunali, chiedendo un bando a firme congiunte (Comune a Authority) per la concessione estiva degli spazi.

De Simone autorità portualeAd aprire una lunga giornata di polemiche il comunicato firmato dal Presidente De Simone che rispetto all’idea di un bando per la concessione di 60 giorni dice che “l’auspicata intesa non è purtroppo andata a buon fine, stante la rilevata inammissibilità di diverse prescrizioni che i rappresentanti dell’Amministrazione comunale hanno ritenuto imprescindibili per una loro completa condivisione dell’avviso pubblico”.

De Simone  fa anche riferimento ai lavori di ristrutturazione del portale e dei due padiglioni storici “che limiteranno gioco forza gli spazi disponibili e le modalità di utilizzo dell’intero sito” concudendo che “è intendimento di questa Autorità Portuale accantonare l’ipotesi di rilascio di una concessione della durata ipotizzata e prendere in considerazione, esclusivamente ed a proprio insindacabile giudizio, istanze che prevedano l’utilizzo della aree del lungomare disponibili per l’organizzazione di eventi ricreativi, culturali, ludici e di aggregazione sociale della durata di pochi giorni”.

federico_alagnaNon si è fatta attendere la replica del Comune con gli assessori Alagna e Pino: “Nelle scorse settimane abbiamo avuto diverse interlocuzioni con il Commissario straordinario dell’Auorità Portuale, Antonino De Simone, e con il Segretario generale uscente, Francesco Di Sarcina, in merito all’apertura estiva della cittadella fieristica.

Assessore PinoE’ noto a tutti come la nostra Amministrazione abbia da sempre posto il tema della restituzione del fronte mare alla città in cima alla lista delle priorità, e ne sono piena dimostrazione il Patto per la Falce così come la contestazione in merito alla titolarità di alcune aree (dalla via Vittorio Emanuele alla Passeggiata a mare, dalla Fiera al Lungomare del Ringo), che ha portato anche a non chiedere il rinnovo di alcune concessioni e a interrompere la corresponsione dei canoni relativi a tutte quelle aree ritenute di pertinenza comunale e, quindi, della cittadinanza.

Per quel che riguarda la Fiera – continuano gi assessori –  in attesa del pronunciamento degli organi competenti che chiariranno definitivamente a chi spetti la titolarità, l’Autorità Portuale ha chiesto alla nostra Amministrazione la disponibilità a lavorare insieme ad un bando per le attività estive. Invito accolto naturalmente con favore e che ci ha portato a formulare delle proposte di modifica del bando predisposto dagli uffici dell’Autorità Portuale, che avrebbero consentito un percorso congiunto e paritetico nell’interesse della cittadinanza. Nonostante su alcuni punti si sia trovato un accordo, su altri così non è stato, ed in particolare per quanto concerneva: la predisposizione di un bando a firma congiunta, alla luce della contestazione della titolarità attualmente in corso, che ci avrebbe consentito di mettere nero su bianco la determinazione di entrambi gli enti a lavorare insieme, pur partendo da posizioni opposte; il profilo culturale degli eventi ammissibili – questione sulla quale ci si è avvicinati molto ma senza trovare un accordo definitivo; l’utilizzo da parte dell’Amministrazione comunale, per un numero preciso di giorni da concordare, di spazi e strutture per la realizzazione di iniziative.

Fino all’ultima interlocuzione, avvenuta qualche giorno fa, abbiamo ribadito la disponibilità a proseguire in un percorso di condivisione che tenesse però conto delle nostre richieste. Dispiace che alla fine, come abbiamo appreso dagli organi di informazione, l’Autorità Portuale abbia deciso di non procedere all’emanazione del bando, ma per amore di verità deve essere chiaro alla città che tale scelta non può in alcun modo essere addebitata alla nostra Amministrazione. In assenza di accordo tra i due enti, l’Autorità Portuale avrebbe potuto procedere all’emanazione del bando in autonomia – ipotesi che ci era stata prospettata – rendendo così un servizio importante alla città e facendo vivere un’area che per il resto dell’anno rimane chiusa.

La scelta che l’Autorità Portuale ha assunto è stata diversa e può essere condivisa o meno, ma in alcun modo possiamo essere chiamati noi a rispondere delle libere scelte di un altro ente.

In ogni caso, in coerenza con quanto sopra, manifestiamo sin da adesso l’impegno assoluto – e con questo desideriamo tranquillizzare tutti gli operatori culturali della città – per continuare a rendere fruibili e idonei per l’organizzazione di iniziative culturali tutti gli spazi da noi gestiti, quali ad esempio ville, piazze, strade pedonali, forti o la stessa Passeggiata a mare, dove soltanto nell’ultimo mese sono stati realizzati, con il nostro contributo, numerosi appuntamenti culturali che hanno coinvolto migliaia di persone”.

fiera4 (Copia)I più arrabbiati restano gli organizzatori. Claudio Prestopino, a nome dell’associazione People on the Move, sottolinea come sia stato vanificato il lavoro di questi ultimi mesi  per costruire un programma ricco di eventi per i mesi estivi in fiera. Una nota in cui esprime rabbia e delusione per aver scoperto che lo scontro tra Istituzioni lascerà lo spazio chiuso.

“Non possiamo non soffermarci sul fatto che questo ennesimo “fallimento” deriva dal mancato accordo tra due Istituzioni causato dalle posizioni avverse assunte dai rappresentanti della giunta comunale – scrive Prestopino –  Il Comune rappresenta i cittadini. Tutti i cittadini, sia gli utenti delle manifestazioni che gli operatori commerciali senza dimenticare coloro, anche piccole attività commerciali cittadine, che grazie all’indotto generato dalle manifestazioni sviluppano business in un periodo altrimenti “morto”. Come sempre quindi le “beghe” di palazzo le pagano gli operatori ed i cittadini. Anzi, in questo caso anche i crocieristi. Per loro infatti avevamo approntato un piano di accoglienza per tutto il mese di agosto (anche di mattina) all’interno della Fiera che prevedeva sia degustazioni gratuite delle specialità locali (in collaborazione con numerose imprese enogastronomiche) che un vero e proprio “villaggio siciliano” ove avrebbero goduto di spettacoli e rappresentazioni delle tradizioni isolane.

Per il nostro progetto di quest’anno avevamo previsto anche attività di spettacolo, teatro e musica che accontentassero tutti i gusti, alcune delle quali con ingresso gratuito. Numerose associazioni culturali hanno sin da gennaio condiviso il nostro progetto. Purtroppo gli sforzi e i preparativi di questi mesi non verranno premiati, i cancelli resteranno chiusi. Ringraziamo comunque, tra gli altri, la disponibilità di: Cooperativa Sinfonietta, Latitudini, Querelle, Actor Gym, Fieri di Essere, Creab.

Nell’ottica di una “ripartenza” dal basso una manifestazione “popolare” come la fiera di agosto non può che essere vista di buon occhio dall’amministrazione ma, in realtà, evidentemente così non è visto il “muro” che l’Autorità Portuale si è trovato contro. A fini di cronaca ricordiamo che la Fiera di Palermo (in questo momento in pieno svolgimento) ha ritrovato lustro grazie all’accordo tra il comune ed una cordata di imprenditori.”

 

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