Sei primari di Messina contro i tagli all’ospedale Papardo

 

 

Un “no” secco contro la nuova riforma degli ospedali. Stavolta ad intervenire , in prima linea, sui tagli all’organico, sono sei medici primari dell’ospedale Papardo. Il centro ospedaliero di Sperone, nella zona nord di Messina, è candidato a subire i tagli più pesanti con la perdita di strutture complesse e la soppressione di un numero cospicuo di posti letto che produrranno inevitabili ripercussioni. I sei professionisti Felice Cascio, primario dell’unità di otorinolaringoiatria insieme ai colleghi di oncologia, Vincenzo Adamo, neurochirurgia Francesco Salpietro, Lorenzo Mondello malattie infettive, Francesco Mastroieni urologia e Giuseppe Mastroieni microchirurgia, in una lettera contestano apertamente i tagli, stigmatizzano il comportamento della deputazione regionale, che avrebbe approvato, senza un confronto con le parti interessate, in meno di un’ ora il decreto, chiedendo infine di sapere tutta la verità sulla rete ospedaliera siciliana.

 

Emanuele  Morabito

 

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