Pallavolo. Fipav Sicilia: Fatture e rimborsi sospetti. Denunce e veleni

Denunce alle procure di Palermo e Roma, da un lato, procedimenti disciplinari dall’altro, elezioni di fatto annullate, commissariamento: è ormai guerra dichiarata nella pallavolo siciliana. Una guerra che ha scatenato le reazioni sul web di giocatori, arbitri, allenatori e società sotto l’hashtag #nongiocateconlanostrapassione. Uno scontro esploso a suon di accuse reciproche, e di una pesantissima denuncia: fatture per rimborsi non specificati a nome della moglie dell’ex vicepresidente della Federazione siciliana e un ammanco “celato” in bilancio di 160 mila euro. Un’accusa ora al vaglio della magistratura siciliana e romana. Si tratta di Tiziana Comis, moglie di Davide Anzalone, ex vicepresidente della Feder Volley isolana, adesso consigliere nazionale, a nome della quale risultano almeno due fatture di 350 euro nel marzo 2013 e 245 nell’aprile successivo. Eppure Comis non ha mai ricoperto alcun ruolo in Fipav Sicilia, la federazione di pallavolo. Irregolarità che erano state già denunciate dall’ex consigliere regionale Piero Pezzer poi riprese e presentate alle procure di Palermo e Roma da Paolo Bitto, nominato alle ultime elezioni dello scorso febbraio revisore dei conti di Fipav Sicilia, azione però che gli ha provocato un provvedimento disciplinare. Bitto, dimissionario assieme ad Antonio Lotronto, eletto presidente lo scorso febbraio, dovrà presentarsi il prossimo 6 settembre a Roma a causa dell’azione disciplinare nei suoi confronti per i “fatti denunciati come notizia criminis anche alle procure di Roma e Palermo, così denigrando la persona e le istituzioni federali delle quali quello fa parte”. Questo è l’acme di uno scontro iniziato in campagna elettorale. Dopo otto anni di presidenza del catanese, Enzo Falzone, le elezioni del 19 febbraio hanno portato alla presidenza col 62 per cento del consenso delle società di pallavolo siciliane il messinese Antonio Lotronto. Un presidente dimissionario appena tre mesi dopo l’elezione: «Ostruzionismo studiato ad arte, per questo stacchiamo la spina», così Lotronto ha annunciato le sue dimissioni in un video postato sul web. Secondo il presidente eletto all’indomani delle elezioni cinque dei sei consiglieri avrebbero impedito che svolgesse il suo ruolo: «Mi è stato possibile presiedere un solo consiglio regionale, il 20 marzo – spiega Lotronto – poi la maggioranza dei consiglieri ha deciso di boicottare le successive convocazioni». A spalleggiare Lotronto anche Bitto: «Abbiamo scoperto un debito di quasi 160 mila euro». Una guerra dunque, che pochi mesi dopo le elezioni ha portato Roma a commissariare la Sicilia, inviando Giuseppe Manfredi, uno dei due vicepresidenti nazionali della Fipav. Ma dallo scontro pare volersi sfilare Falzone: «Non mi occupo di pallavolo dal giorno in cui non sono stato rieletto – commenta – I nostri bilanci sono stati approvati a Roma, approvazione ribadita dall’attuale commissario». Intanto, sono stati diversi i messaggi sul web dal mondo della pallavolo siciliana: «Sono stati 8 anni pessimi, e non torneranno più, mettetevi l’anima in pace», sottolinea in un video Giorgio Locanto, dirigente di una squadra palermitana.

fonte Repubblica

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