TVE, l’ispezione regionale conferma: Jervolino e Granata avevano ragione. Stop al Furs

Il parere dell’ufficio legislativo e legale della regione non lascia dubbi: Puglisi non solo non aveva diritto al compenso da Presidente, ma al momento dell’insediamento del Commissario Straordinario Jervolino, essendo decaduto, non aveva alcun diritto di presiedere alle riunioni. A sottoscriverlo gli avvocati che hanno inviato il parere all’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo.

Smentito quindi nella richiesta di eventuali risarcimenti (attraverso denunce annunciate su alcuni organi di informazione) a Puglisi vengono anche contestate delle dichiarazioni che oggi costano all’Ente la perdita del Furs.

Secondo quanto stabilito a seguito dell’ ispezione contabile sulla gestione del teatro nel biennio 2015 e 2016, e trasmessa pochi giorni fa dal  dottor Antonino Mazzaglia (che per intenderci è stato anche il super controllore che ha affiancato il lavoro della procura nel controllo dei fondi europei distratti da Genovese, ndr) non solo Salvatore Jervolino ha svolto bene il lavoro, segnalando con il collega Lorenzo Granata le anomalie in ordine ai bilanci della gestione Saja – Puglisi, ma anche per l’ispettore  le dichiarazioni firmate da Puglisi e finalizzate ad ottenere il contributo FURS configurerebbero un danno erariale.

In sostanza Puglisi, rispondendo alle richieste da parte del Collegio dei Revisori dei conti (all’epoca presieduto da Jervolino) aveva firmato due dichiarazioni evidentemente non corrispondenti alla realtà sui contratti di lavoro del personale dipendente.

Addio quindi alle somme del Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo, sulle cui previsioni d’entrata si era anche programmato il bilancio previsionale. Bilancio per il quale l’attuale Sovrintendente Bernava ha inserito entrate da abbonamenti e sbigliettamento per 775 mila euro: una somma irraggiungibile nonostante i proclami entusiastici di questi giorni, che non tengono conto degli incassi a fronte dei numeri (considerando i forti sconti in base anche alle convenzioni, ad esempio, col mondo universitario da cui proviene il presidente Fiorino).

Insomma per l’Ente teatro la situazione resta drammatica, e anche la somma residua del finanziamento regionale (pari a 1.200.000 euro) non arriva nelle casse a causa del Durc negativo (ovvero il documento di rendicontazione retributiva).

Resta ancora da comprendere come mai l’ultima fatica dell’ex Commissario straordinario, ovvero il lavoro di reinquadramentto del personale a tempo indeterminato, a cui hanno fatto seguito le dimissioni consegnate al Presidente Fiorino (che non ha mancato di ringraziare il funzionario per il “solco pregnante” che ha lasciato nell’opera di risanamento dell’Ente) resta nel cassetto dei vertici dell’Ear.

Di certo il personale amministrativo è in subbuglio, e pare che molti dormano con le dimissioni sotto al cuscino. Di certo non è tempo di sogni tranquilli.

 

 

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