E la banca del pentastellato Villarosa finì in prima pagina su La Stampa

“Che dispiacere: l’on. Alessio Villarosa (M5S) si è detto diffamato da una nostra precedente rubrica”. Così Mattia Feltri sulla prima pagina de La Stampa. “Lo avevamo accomunato nel sospetto di conflitto d’interessi a colleghi del Pd e di Forza Italia, come lui seduti nella commissione d’inchiesta sulle banche, poiché nel 2009, per sospetto d’usura, Bankitalia aveva tolto la licenza a Idea Finanziaria di Massimiliano Villarosa, fratello dell’on. Alessio, in cui il medesimo onorevole ha lavorato. Ero solo un dipendente, dice l’on. Alessio, e sarà senz’altro così. E a Catania sono stati tutti assolti, aggiunge, e anche questo è vero.

Quindi, per restituire l’onore tolto, abbiamo proceduto con un piccolo approfondimento. Avevamo scritto di una sentenza del tribunale civile di Roma che ora si particolareggia: Idea Finanziaria è stata riconosciuta responsabile (il 15-9-2016) di interessi usurari, mediazione usuraria, commissioni vessatorie e altre cosette. I tassi d’interesse arrivavano al 40 per cento. Sono stati avviati altri procedimenti penali un po’ in tutta Italia. Lo studio Laurenzano&Giusti di Roma dice di avere assistito centinaia di clienti che si sentono turlupinati. Da una visura camerale risulta che Idea Finanziaria, all’ultimo bilancio, denunciava debiti per 42,3 milioni di euro con le banche. Li avrà onorati? In particolare la Popolare di Vicenza, intanto saltata in aria, aveva in pegno azioni di Idea Finanziaria per 550 mila euro (valore nominale). Sono stati restituiti?

«Vogliono farmi fuori dalla commissione», ha detto l’on. Alessio. Resti lì onorevole, per carità, è perfetto così. “

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