No all’inceneritore nella Valle del Mela, la protesta arriva a Messina (video)

di Palmira Mancuso – Come si vive nella Valle del Mela? l’abbiamo chiesto a chi ha partecipato alla manifestazione davanti la Soprintendenza di Messina contro la realizzazione di un termovalorizzatore alimentato a Css (combustibile derivato dal trattamento dei rifiuti) all’interno della centrale A2A di Sa Filippo del Mela.
inceneritore_1Molti i cittadini a ribadire il no al progetto, che in questi anni è stato respinto anche dagli amministratori locali.
“Non ci sono famiglie che non abbiano casi di tumore o di malattie legate alla cattiva aria che si respira, noi siamo stanchi e lotteremo con ogni mezzo per evitare l’ennesimo schiaffo per la salute di tutti”, ci dice uno dei tanti giovani impegnati in prima linea nella difesa del territorio, Samadhi Lipari.
Alla manifestazione hanno preso parte anche alcuni deputati, tra cui Francesco D’Uva del M5S  che sostiene la possibilità di intervenire a livello governativo per evitare che l’inceneritore della Valle del Mela venga realizzato.“Dopo che la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS del Ministero dell’Ambiente ha dato parere intermedio positivo sul progetto di inceneritore della Valle del Mela – ricorda D’Uva – abbiamo richiesto un accesso agli atti per capire quali criteri abbiano usato per esprimersi in tal modo. Per noi, le previsioni del piano paesaggistico del codice dei Beni Culturali sono assolutamente inderogabili”.
Presente anche il neodeputato all’Ars Giuseppe Galluzzo, che sottolinea la responsabilità politica del governo uscente: “Crocetta ha lasciato la vicenda nelle mani di Renzi, infischiandosene di un territorio che noi difenderemo a partire da subito”.
Manca solo un parere della soprintendenza di Messina, che tre giorni fa è stato sollecitato dal ministero dei Beni culturali.
Non si sbilancia il sovrintendente di Messina, Orazio Micali, che incontrando i manifestanti ha ribadito che “applicherà la legge”. Una risposta che tutto sommato potrebbe risultare positiva se si considera che la Soprintendenza di Messina si era già espressa negativamente a marzo e, da allora, nulla è cambiato in quell’area. Dovrebbe quindi essere ovvio che un parere negativo a marzo non può che continuare ad essere tale e dunque l’impianto non può essere realizzato.
Ecco le voci dalla manifestazione raccolte in diretta fb:

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it