Le dimissioni di Navarra: “Un gesto dovuto nel rispetto delle istituzioni e per evitare strumentalizzazioni” (video)

di Marina Pagliaro – Tutta la comunità accademica nelle sue componenti ha voluto oggi salutare l’ormai ex Magnifico Rettore Pietro Navarra che ha rassegnato le sue dimissioni in vista delle prossime elezioni politiche a cui è candidato per la camera con il PD, in una Aula Magna gremita di docenti e rappresentanti degli studenti. “Ho presentato le mie dimissioni con 1 anno e qualche mese di anticipo perché è doveroso rispetto all’istituzione che ho rappresentato – ha dichiarato Navarra – Voglio poi evitare qualsiasi strumentalizzazione”.

Insieme a Pietro Navarra in conferenza stampa anche il Vicario Prof. Emanuele Scribano, a cui è affidata la guida dell’Università fino alle nuove elezioni, che verranno indette (entro un mese) dal Decano, prof.ssa Adriana Ferlazzo. La seduta è stata voluta per tracciare un bilancio degli anni trascorsi a guida dell’Università di Messina. “Grazie alla squadra che in questi anni mi ha supportato l’Università è oggi diventata un punto di riferimento nazionale ed internazionale – ha spiegato – Ogni scelta è stata determinata dall’intento di cambiare la filosofia guida”.

Navarra_Dimissioni2Anni guidati, ha spiegato, dall’interesse per i servizi degli studenti e per nuovi investimenti nel settore della ricerca. “Abbiamo parificato il bilancio – ha detto ancora Navarra – Gli investimenti sono stati di 61 milioni di euro e per quanto riguarda il Policlino di circa 40 milioni.

Dato importante, poi, l’aumento di immatricolazioni del 23% e l’arrivo di 110 studenti stranieri che hanno scelto Messina come luogo in cui laurearsi. “L’idea guida è stata quella di puntare sulle persone lasciando emergere le loro potenzialità – ha aggiunto – La valorizzazione del merito e l’attenzione ad evitare che i giovani o i docenti lasciassero la loro città sono state componenti importanti”.

Oggi l’Università di Messina ha acquisito 7 posizioni in più nella classifica di qualità delle Università italiana. “Se qualcuno pensa che l’Università di Messina non è migliorata dice fandonie – ha puntualizzato Pietro Navarra – Chi denigra questa istituzione ormai dice soltanto fandonie”. Grande attenzione nel corso degli anni è stata data, poi, al Policlinico universitario su cui sono stati investiti 14 milioni di euro negli ultimi due anni, reclutando nuovi medici e chirurghi oltre ad altro personale sanitario.

Un miglioramento che è scaturito soprattutto dalle proposte dei giovani accolte attraverso le sedute del senato accademico e che sono state un importante stimolo per migliorare di versi servizi, primo fra tutti quello di erogazione delle borse di studio che coprono, adesso, il 100% delle richieste. Il Cerisi e il PanLab sono, inoltre, due centri di ricerca importantissimi nel settore scientifico e agroalimentare.

“Chi verrà dopo di me sono sicuro che proseguirà verso quest’ottica di cambiamento – ha precisato Navarra – Abbiamo messo al centro le persone, agendo con onestà e nel rispetto delle istituzioni”.

La commozione che Pietro Navarra ha impiegato per tracciare il bilancio del suo operato lascia certamente il dubbio che sia oggi sentita la sua candidatura alle politiche. “Che sia un futuro di continuità della filosofia con cui è stata gestita l’università finora – ha chiosato – e che si punti ancora su persone con la capacità e la voglia di fare”.

Ecco il video della diretta integrale da noi curata.

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