Chieste le dimissioni del sindaco di Barcellona

C’è fermento a Palazzo Longano e ieri sera  c’è stata  la preannunziata interrogazione presentata in aula dal consigliere di “Avanti con fiducia”, Raffaella Campo, con cui si chiedeva un chiarimento da parte dal vicesindaco Filippo Sottile sulla gestione dell’ente pubblico in una fase così delicata del mandato del sindaco Roberto Materia, sospeso temporaneamente dalle sue funzioni con un provvedimento del Prefetto.

La consigliera Campo ha chiesto di conoscere in che modo saranno affrontate alcune criticità che stanno attanagliando il Comune, dal rischio di default finanziario alla carenza di personale presso gli uffici tecnici, dopo la sospensione dei funzionari coinvolti nell’inchiesta. Il vicesindaco Sottile, dopo aver chiesto di non strumentalizzare la situazione, ha chiarito che sono stati adottati i provvedimenti conseguenti alle restrizioni imposte dalla magistratura, ribadendo la fiducia sull’operato dalle autorità giudiziarie e la stima nei confronti del primo cittadino. Sottile ha poi sottolineato che si attende di conoscere l’esito dei ricorsi al tribunale del riesame per assumere le scelte più opportune nell’interesse della città, ricordando che in ogni caso i barcellonesi hanno scelto democraticamente il loro sindaco due anni e mezzo fa, a cui è affidato il compito esclusivo di amministrare il Comune per tutto il mandato.

Dal gruppo “Avanti con fiducia” è poi arrivato una nota a firma dei consiglieri Antonio Mamì e Raffaella Campo, con cui si esplicita la richiesta di dimissioni nei confronti del sindaco: “I dettagli dell’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto l’amministrazione comunale devono indurre ad una seria riflessione politica che prescinde dalle eventuali responsabilità penali, sulle quali non potrà che far luce la magistratura. Il quadro che emerge dagli stralci pubblicati è infatti quello di una gestione del Comune a più riprese piegata ad interessi personali e le responsabilità politiche, in un simile contesto, sono enormi. Su questa valutazione pesano in primis i protagonisti delle vicende emerse, scelti direttamente dal Sindaco come suoi stretti collaboratori e la difesa oltre ogni limite dell’operato dell’assessore Coppolino pur davanti all’emergere di possibili gravi illegalità, per finire con il trattamento riservato all’ex comandante della Polizia municipale a discapito delle indicazioni dei giudici coinvolti nel contenzioso con lo stesso.

Sono atti che di per sé tradiscono una noncuranza dell’interesse pubblico nella gestione del potere. Tutto ciò si verifica in concomitanza con una grave crisi economica e organizzativa del Comune, causata da una amministrazione dell’ente del tutto fallimentare, con la prospettiva di un pesante di piano di riequilibrio alle porte e la totale paralisi dei più importanti uffici comunali: l’ufficio tecnico e la polizia municipale. Crisi che richiederebbe di essere affrontata da una guida forte e priva della seppur minima ombra, specialmente se si dovranno chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, e non riteniamo che ciò possa essere assicurato dall’attuale Sindaco. Ecco perché di fronte ad un simile scenario e a tali forti motivazioni politiche riteniamo inevitabile che il primo cittadino rimetta il suo mandato, dando la possibilità ai cittadini di tornare al voto. Sarebbe un gesto che dimostrerebbe reale umiltà e senso di responsabilità. Ed è per lo stesso motivo che invitiamo le forze di maggioranza che hanno a cuore le sorti della città ad attivarsi in tal senso, affinché prevalgano le evidenti ragioni di opportunità politica”. (G.Pensavalli)

 

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