Storie diverse, ma simili: domiciliari per due giovani accusati di perseguitare le ex

Li hanno arrestati l’otto marzo. Una data che per le loro ex sarà quella del riscatto dalla violenza subita. I Carabinieri della Compagnia di Patti ed in particolare i militari delle Stazioni di Gioiosa Marea e Sinagra, hanno dato esecuzione a due distinte ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dal GIP del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di due giovani ritenuti responsabili dei reati di atti persecutori e lesioni personali.
In entrambi i casi, purtroppo, le medesime dinamiche: giovani donne che subiscono maltrattamenti in costanza del loro rapporto sentimentale e l’inevitabile decisione di interrompere le relazioni quando queste si fanno insostenibili per i continui soprusi e violenze. Anche in merito alle odierne vicende, i due giovani ragazzi, non accettando l’interruzione delle relazioni sentimentali, hanno intrapreso continue e pressanti azioni vessatorie nei confronti delle rispettive ex compagne; azioni concretizzatesi in frequenti pedinamenti, minacce di morte, ingiurie e talvolta atti di violenza fisica, finanche a procurare lesioni e ad ingenerare perduranti stati di ansia e di paura.
La svolta è subentrata quando le giovani donne, temendo per la loro stessa incolumità e desiderose di riappropriarsi di una vita normale, libera da paure e condizionamenti, si rivolgevano ai militari dell’Arma delle Stazioni dei loro paesi, i quali, a loro volta, raccogliendo le denunce ed avviando tempestive indagini, anche in stretto raccordo con la task force istituita a livello di Comando Provinciale per il contrasto alla “violenza di genere”, riuscivano a fornire all’Autorità Giudiziaria, in tempi celeri, tutti gli elementi investigativi necessari per l’ottenimento degli odierni provvedimenti cautelari.
In questo modo le condotte delittuose di M. S. C., messinese, classe 1991 e di A.C., pattese, classe 1992 venivano prontamente interrotte con il loro collocamento agli arresti domiciliari.

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