Mafia a Messina, chiusa l’Operazione Beta: 50 indagati

Si avvia a conclusione l’operazione Beta, che ha portato alla luce gli interessi mafiosi di una cellula dei Santapaola a Messina. Di ieri pomeriggio la notifica dell’atto di
chiusura delle indagini preliminari che hanno coinvolto imprenditori e “colletti bianchi”, a vario titolo integrati nell’organizzazione mafiosa.
L’atto è siglato dai sostituti della Dda peloritana Liliana Todaro e Fabrizio Monaco, e dal collega della procura ordinaria Antonio Carchietti. Cinquanta gli indagati
coinvolti. È questa l’indagine, coordinata a suo tempo dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, che aveva portato in carcere nell’agosto del 2017 trenta persone, svelando l’esistenza di una cellula di Cosa nostra etnea a Messina. Tra gli indagati ‘eccellenti’ l’avvocato Andrea Lo Castro e il costruttore Carlo Borella.
Rimangono inalterate le contestazioni di associazione mafiosa a sostegno delle misure cautelari per Vincenzo e Francesco Romeo, ritenuti al vertice della famiglia mafiosa.

Associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, turbata libertà degli incanti, corruzione, tentata estorsione ed altro le accuse contestate a vario titolo a:  Francesco Altieri, Antonio Amato, Giuseppe Amenta, Stefano Barbera, Domenico Bertuccelli, Giovanni Bevilacqua, Salvatore Boninelli, Carlo Borella, Bruno Calautti, Roberto Cappuccio, Giovanbattista Croce, Raffaele Cucinotta, Marco Daidone, Antonino Di Blasi, Caterina Di Pietro, Salvatore Galvagno, Silvia Gentile, Giorgio Piluso, Biagio Grasso, Mauro Guernieri, Carmelo Laudani, Guido Lavista, Antonio Lipari, Salvatore Lipari, Andrea Lo Castro, Franco Lo Presti, Paolo Lo Presti, Fabio Lo Turco, Gaetano Lombardo, Giovanni Marano, Lorenzo Mazzullo, Italo Nebiolo, Benedetto Panarello, Salvatore Piccolo, Alfonso Resciniti, Antonio Rizzo, Antonio Romeo, Benedetto Romeo, Francesco Romeo, Gianluca Romeo, Maurizio Romeo, Pasquale Romeo, Vincenzo Romeo, Piero Santapaola, Vincenzo Santapaola, Filippo Spadaro, e Giuseppe Verde.

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