L’anticonformista Arcivescovo Accolla, cita Papa Francesco e ricorda “prima la dignità, che non è in vendita”

di Palmira Mancuso – Un incontro stimolante e un augurio che ha l’effetto di una doccia fredda, per tornare all’acqua, simbolo scelto dall’Arcivescovo Accolla per ribadire, con la “samaritana”, la semplicità dell’incontro con Gesù.

L’acqua necessaria come la verità, l’acqua di cui nessuno può fare a meno, come non si può fare a meno di Dio anche se l’uomo riesce a dare risposte a se stesso.

Monsignor Accolla ha ricevuto i giornalisti nella sede Arcivescovile: un clima molto diverso dalle chiassose e presenzialiste conferenze stampa in cui spesso la diocesi mostrava i muscoli. Monsignor Accolla ha compiuto nella Chiesa messinese una rivoluzione col sorriso, ricordando che “i sacerdoti sono persone donate a Dio, e non possono anteporre il bisogno personale al servizio” e i “movimenti” servono a creare nuove energie (riferendosi alle recenti nuove nomine e incarichi).

“Mi avete fregato” ha detto sorridendo Accolla a chi chiedeva un parere su Messina dove si trova ormai da un anno “Siracusa è nel mio cuore, ma qui c’è una ricchezza straordinaria di paesaggi, persone, spiritualità condivisa”.

Chiaro il messaggio di Mons. Accolla che non si sottrae al dibattito politico, citando Papa Francesco sui temi del rispetto per l’ambiente e la Vangeli Gaudium: “la politica è una vocazione altissima – ha detto – una delle forme più preziose della carità quando cerca il bene comune. Dunque non accontentatevi di un piatto di lenticchie, siate rigorosi nelle analisi e nel discernimento, la nostra dignità non è in vendita”.

Un approccio “francescano” anche rispetto alle responsabilità dell’occidente capitalista che si scandalizza per gli effetti devastanti dell’impoverimento di cui oggi i migranti sono le vittime.

 

 

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it