Messina, reintegrato al lavoro dopo 25 anni: “Ho 80 anni, ma voglio tornare”

Tempi della giustizia. Ma dopo aver atteso 25 anni, l’80enne Eduardo Saija non vuole rinunciare al suo reintegro lavorativo. «Voglio assolutamente tornare al lavoro, e ho già espresso la mia volontà con una lettera in cui affermo che sono pronto a farlo al più presto, anche dal prossimo mese di maggio».

Lo ha detto Eduardo Saija ai giornali, commentando il reintegro grazie ad una sentenza della Corte d’appello sezione lavoro di Messina che ha accolto il ricorso promosso dal funzionario, ripristinando il rapporto di lavoro, malgrado il ricorrente, nel frattempo, avesse raggiunto l’età di 80 anni, prevedendo espressamente la legge che tale diritto competa anche se siano stati superati i limiti di età per il collocamento in quiescenza.

Una storia lunga un quarto di secolo quella dell’anziano, ri-assunto con sentenza della Corte d’appello nella città dello Stretto, sezione lavoro, che ha applicato in fattispecie la cosiddetta «Legge Carnevale», dal nome del magistrato che, con le sue vicende giudiziarie, aveva dato causa all’emanazione del provvedimento omonimo. Il dirigente il 2 giugno 1993 era stato sospeso dal servizio per un procedimento penale a cui era stato sottoposto per presunti reati connessi allo svolgimento della sua attività lavorativa.

Il procedimento si è concluso con sentenza della Corte d’appello penale di Messina del 20 febbraio 2009, con la quale l’impiegato è stato assolto per insussistenza del fatto.

 

 

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