Trischitta a Piazza Cairoli presenta liste e programma: “Cambiare la città togliendola a Genovese e Navarra”

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“Io ho già vinto perché non mi vendo e non mi possono comprare”. Si è svolto nel tardo pomeriggio di oggi a Piazza Cairoli l’evento per illustrare il programma e presentare le liste a sostegno della candidatura a sindaco di Pippo Trischitta. Ad introdurre ci ha pensato il professore Domenico Venuti, già Consigliere Culturale del Ministro Plenipotenziario di Polonia Karol Kleszczynski e già Prorettore dell’Università della Pace (Svizzera),che ha annunciato l’appoggio a Trischitta del Movimento “Pro Messina Honesta”. Il professor Venuti, evidenziata l’esigenza del rispetto di principi fondamentali quali lavoro e legalità, ha dichiarato: “Non sosteniamo altri ma solo l’avvocato Trischitta, l’unico che merita di essere il sindaco di Messina. Credo che la nostra città bisogna amarla, invece altri vogliono solo sfruttarla, creando solo conflitti d’interessi. Non ci prestiamo a certi giochi: noi di “Pro Messina Honesta” vogliamo una persona onesta, un combattente per quindici anni in Consiglio Comunale”.

Poi ha preso la parola Giuseppe Trischitta, che ha raccontato la genesi della sua candidatura autonoma: “Ho lavorato in prima persona in Forza Italia. Non avrei mai pensato che Francantonio Genovese, il segretario del PD transitasse in Forza Italia”. Da lì le proteste ai vertici del partito e infine la fuori uscita, quando già aveva deciso di candidarsi a sindaco: “Io non voglio i suoi voti”, “Io sono incontrollabile” e “Non avrei mai rinunciato alla mia candidatura”, “una cosa ignobile: gli altri si sono venduti per le poltrone, io non sono in vendita e non mi possono comprare”.

Sugli avversari, Trischitta, non le ha mandate a dire, come fatto in diverse occasioni, soprattutto su Bramanti e Saitta, da lui definiti “rappresentanti dei poteri forti”, aggiungendo stavolta:  “Io non mi candido a sindaco ma mi candido a cambiare la città e toglierla ai poteri di Genovese e Navarra”.

Di seguito, le proposte del programma per rendere Messina splendida – da qui il nome di una delle due liste – e, come ha ribadito, “la Signora della Sicilia”. Tra le cose enunciate, l’efficienza del Comune, reintegrando la pianta organica dai pensionamenti previsti, ben 765 fino al 2022: “Al Comune – secondo Trischitta – ci vuole più personale, altro che ridurre i dipartimenti, come sostiene De Luca che dice una fesseria: non conosce la macchina comunale, anzi bisogna aumentare i dirigenti”. Poi ha sottolineato la necessità incrementare la Polizia Municipale e di 200 autisti l’Atm. Riportando in vita l’Istituzione dei Servizi sociali, Trischitta ha pensato di rendere efficienti le prestazioni, assumendo, per altro, i lavoratori delle cooperative: “Fuori le cooperative e dentro i padri di famiglia”. Anche il sistema dei rifiuti è stato trattato, in una visione ampia di servizio ai cittadini, valorizzazione dei lavoratori del comparto, con idee precise su come fare funzionare a regime la nuova società “Messina Servizi Bene Comune” e la creazione di nuove opportunità nel sistema di riciclo e riuso. Ed ancora, tra i 44 punti del programma, un occhio alla povertà crescente, con la realizzazione dei Mercati solidali dove, chi versa in stato di necessità, può recarsi a fare la spesa con una tessera assegnata. Pure i giovani tra le priorità, per permettere loro di avere un futuro nella propria terra: per loro è stato previsto uno sportello informativo per ricevere sostegno nella possibilità di creare impresa, con le agevolazioni del Governo nazionale e dell’Unione Europea. Infine, le infrastrutture, quali nuove strade di collegamento da sud a nord e nuovi svincoli, alcune di queste cose previste tra le opere connesse al Ponte: “E’ noto – ha ribadito Trischitta –: sono sempre stato pontista”, facendo rilevare il cambiamento di posizione di chi in passato si dichiarava “contro”. Infine, sul palco i candidati delle liste Messina Splendida e Noi per Messina, compresi gli assessori designati alla Cultura Ranieri Wanderlingh, pittore e scultore di fama internazionale, nonché operatore culturale, docente ed esperto nella progettazione nell’ambito dei fondi europei; l’avvocato Maria Grazia Catena Saccà, con le deleghe alle Pari Opportunità, al Patrimonio e al Contenzioso; la Pubblica Istruzione a Maria Teresa Prestigiacomo, noto critico d’arte, docente e giornalista. Assente, per impegni familiari, Carmen Tandurella, designata allo Sport. Tutti i candidati hanno avuto la parola: persone di vari ambiti della società civile, professionisti e artisti, tutti accomunati dall’entusiasmo trasmesso di aver accettato di partecipare a questa tornata elettorale, credendo in Pippo Trischitta definito persona onesta, avvocato capace, competente per la conoscenza della macchina amministrativa e con progetti realistici e sostenuti da finanziamenti accertati.

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