Politica: il “dopo di noi” della Giunta Accorinti, due strumenti finanziari per il futuro della città

Fino alla fine. Gli ultimi atti della giunta Accorinti chiudono politicamente un percorso che, nonostante sia stato compreso da quasi 17 mila messinesi, si interrompe per lasciare il palazzo a chi vincerà il prossimo ballottaggio. Ma pensando al futuro con responsabilità, a prescindere dall’esito delle prossime votazioni sulle quali si è espresso chiaramente lo stesso Accorinti, nella seduta di ieri la Giunta Comunale ha approvato la proposta di bilancio previsionale 2018-2020, presentata lo scorso 5 giugno. Un atto che permetterà alla prossima giunta di presentare al nuovo consiglio comunale un piano di rientro dei debiti a 20 anni ( dopo la bocciatura di fine amministrazione) ed evitare un eventuale commissariamento.
“Il bilancio adottato  in equilibrio strutturale e compatibile col piano di riequilibrio finanziario di durata decennale –  si spiega in una nota –  è stato approvato per consentire il più immediato avvio dell’esame della proposta da parte del Collegio dei Revisori e porre così in essere tutti gli atti suscettibili di prevenire un eventuale commissariamento dell’Ente, ferma restando la possibilità per l’Amministrazione di prossimo insediamento di rivedere le scelte proposte dalla corrente Amministrazione prima dell’approvazione del bilancio da parte del Consiglio comunale.
L’Amministrazione ha in questi anni tracciato e perseguito un percorso amministrativo, tecnico e politico per evitare il dissesto finanziario del Comune (che avrebbe avuto ripercussioni negative anche sul sistema economico locale), ottenendo in dialogo col Governo e il Parlamento e con il supporto dell’ANCI, più interventi di legge in grado di orientare una normativa ancora “acerba” al reale scopo di un riequilibrio finanziario sostenibile per i Comuni. L’ultimo di questi interventi modificava la durata del riequilibrio pluriennale, portandola fino a venti anni. Coerentemente con questi passi, il piano di riequilibrio del Comune era stato rimodulato nei termini di legge (col parere favorevole dei Revisori e del Ragioniere Generale), ottenendo maggiori disponibilità a beneficio del bilancio per il periodo 2018-2020, che riporta gli impieghi destinati al riequilibrio nel triennio corrente secondo le due versioni del piano: Bilancio di previsione ipotesi piano a 20 anni; 2018 – 80.247.416,95 euro, 2019 – 12.772.504,08 euro, 2020 – 12.236.849,72 euro; Bilancio di previsione con rideterminazione piano 56/C valore 10/4/18; 2018 – 80.615.065,66 euro, 2019 – 23.139.757,93 euro, 2020 – 25.573.071,94 euro; Minore fabbisogno in bilancio; 2018 – 367.648,71 euro, 2019 – 10.367.253,85 euro, 2020 – 13.336.222,22 euro. Se il piano fosse stato approvato, dunque, il bilancio 2018-2020 (e, in particolare, il biennio 19-20) avrebbe potuto fruire di circa 24 milioni di maggiori risorse.
La prossima Amministrazione avrà la possibilità di far proprio il piano predisposto con la delibera di Giunta n. 94/2018 e di avvalersi del comma 5 dell’articolo 243-bis del Testo Unico degli Enti Locali, riproponendo al nuovo Consiglio il piano a 20 anni in modo da recuperare le risorse sopra indicate, consentendo un più ampio finanziamento dei servizi e un miglior contributo per l’incremento della qualità della vita dei cittadini.
Con l’approvazione di questo atto, dunque, l’Amministrazione Accorinti lascia al prossimo esecutivo cittadino due strumenti finanziari fondamentali: un bilancio triennale strutturalmente riequilibrato, che rispetta il piano di riequilibrio adottato nel 2015 (e rimodulato nel 2016), e un piano di riequilibrio riformulato, che (come in altre occasioni evidenziato) potrà consentire al Comune di riprendere le assunzioni (col turnover al 100% dei pensionati, che realizzerà un ringiovanimento dell’amministrazione) e alla città di avvalersi di maggiori risorse per i servizi”.

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