La fascia della pace: De Luca succede ad Accorinti ringraziandolo per l’attività svolta

di Marina Pagliaro – Il suono della campanella di Renato Accorinti, dopo l’arrivo di Antonio Le Donne dà inizio allo scambio. Sì perché non si può parlare di un passaggio di consegne soltanto. “Deciderà Renato, ma alla mia terza occasione di sindacatura preferisco lasciare la fascia a lui come testimonianza, un aspetto che può gradire portare con sè. Ho sempre ricevuto una fascia lasciandone un’altra, io indosserò quella che mi hanno donato i presidenti delle circoscrizioni”.

Sfoderando il meglio del suo fair play il nuovo sindaco Cateno De Luca ha voluto così lanciare un messaggio di distensione rispetto al sindaco uscente lasciando a lui la fascia e indossando quella ricevuta in regalo. Un gesto simbolico, certo, ma che pone fine ai toni bruschi della campagna elettorale, esattamente come aveva annunciato ieri il nuovo primo cittadino. “Non è soltanto un simbolo – chiarisce però De Luca – ma una nuova fase che si è voluta aprire. Un atto di conciliazione che abbiamo voluto lanciare a tutta la città”. Renato Accorinti non ha mai utilizzato toni bruschi contro De Luca, dunque nessun problema ad accogliere il “gesto di pace” ricambiandolo: accetta, dunque, che Cateno De Luca la metta a lui dopo averlo investito della nuova sindacatura.

“La città deve continuare a migliorare perché può farlo. – dice Accorinti – Io sono contento di aver lavorato per cinque anni dando l’anima. Per me servire è stata una opportunità che ho utilizzato per anni. Quando ho detto di cambiare Messina dal basso volevo intendere la democrazia esercitata da ciascuno. Fare il sindaco è stata una opportunità ma i cittadini devono cambiare la cultura e questo è più difficile, ma io ci ho provato riuscendoci in tante volte. Essere liberi vuol dire far le cose accettando la vita per quella che viene: non cambia l’atteggiamento con o senza la fascia”. E il sindaco uscente non evita comunque di mettere in guardia il successore. “Se migliorerà la città saremo tutti felici non io soltanto – rincara – è il dovere dei cittadini dire al sindaco quando sbaglia. Certo noi ci aspettiamo di vedere adesso quello che hai promesso in campagna elettorale, che non penso fosse folklore: il casinò, il tram volante e cinque dirigenti soli”.

Interrotto dai sostenitori di Cateno De Luca che hanno accelerato la conclusione del discorso di Accorinti con fischi e all’urlo di “Cateno!Cateno”, è stato il nuovo sindaco a mettere pace: “Il modo più simpatico per questo passaggio di consegne, d’altronde siamo egocentrici entrambi ma lo facciamo mantenendo noi stessi per come siamo”. Poi i ringraziamenti e i riconoscimenti rispetto all’amministrazione uscente, più volte in questi mesi presa di mira, con l’auspicio di rimanere al governo di Messina per ben 10 anni. “Siamo convinti fermamente che il nostro programma è innovativo e serve per portare la normalità in questa città – dice Cateno De Luca – Ma il varco che si è aperto rispetto al sistema che ha distrutto la città è merito di Renato. Adesso la politica degli slogan deve diventare atto amministrativo per distinguerci da tutti come abbiamo già fatto con i nostri provvedimenti”. Sicuramente disarmante ma non inatteso il passo indietro di Cateno De Luca che, nel pieno della distensione pacificante dice ancora: “Quello che faremo sarà reso semplice perché oggi ci troviamo una situazione che sicuramente rispetto al quadro disastroso che abbiamo ereditato e te ne abbiamo dato atto, tu lo hai sistemato, si tratta di rivedere qualche accorgimento – conclude – Ho detto a tutti di non chiedere mai niente di personale che possa mettere in difficoltà il sindaco o provvedimenti che calpestano la meritocrazia”. Infine un ringraziamento con applauso a Renato Accorinti e alla sua Giunta “per il servizio reso alla città – spiega De Luca – Non siamo qui per fare i censori né per distruggere quanto di buono fatto finora”.

Entrando in bici, va via in bici Renato. Entrando scalzo, va via scalzo. Si conclude con la tregua rispetto al più cinico e spietato degli oppositori e dei concorrenti per le amministrative di giugno del 2018 il mandato di Accorinti che ha fino a stamattina incessantemente lavorato portando a termine una delle missioni più difficili e importanti per il bene della città: pareggiare i conti. È entrato con un debito di 50 milioni, è uscito con un valore positivo di 51. Da qui partirà ora Cateno De Luca.

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