Diritto dei migranti: l’esperienza Aquarius salpa all’Ordine degli Avvocati

di Marina Pagliaro – Portare luce su quello che accade nel Mar Mediterraneo e su come si svolge il lavoro delle ONG attraverso il racconto dell’esperienza di due testimoni autorevoli. Con questa finalità si è tenuto questa mattina all’ordine degli Avvocati, nell’ambito del Master di II livello dedicato al diritto dei migranti, l’incontro con la giornalista Palmira Mancuso, il disegnatore Lelio Bonaccorso e l’avvocatessa Tiziana Arcoraci. Palmira Mancuso come Common Officer e Lelio Bonaccorso come Fumettista hanno raccontato la loro diversa ma complementare esperienza a bordo della Aquarius con la SOS Mediteranee: due punti di vista veritieri e volti a smentire quanto erroneamente raccontato all’opinione pubblica per fomentare la rabbia razzista omettendo volutamente ciò che realmente accade.

“Come giornalista il mio impegno è quello di combattere le fake news che raccontano di una invasione che non c’è – ha spiegato Palmira Mancuso – Sulla pelle di queste persone si sta segnando una fase politica che andrebbe discussa altrove. Le ONG non rispondono ai governi, invece, e vanno lasciate libere di lavorare lì dove è in atto una vera e propria catastrofe”. Dopo aver spiegato come si svolgono le varie fasi delle operazioni di soccorso, ha preso la parola Lelio Bonaccorso, trovatosi su Aquarius per realizzare, insieme al giornalista Mario Rizzo il reportage “Salvezza”. “Oggi il problema più grave è l’ignoranza – ha detto Lelio Bonaccorso – Quando sono salito sulla nave il nostro obiettivo era raccontare senza essere schierati e senza filtri cosa avviene durante il salvataggio. Siamo tornati con la necessità di dire la verità ma anche arrabbiati: come si fa da questa parte della barricata ad accettare tutto? L’Olocausto che si consuma ogni giorno oggi ha dei mezzi per non essere ignorata come è stato per gli ebrei. L’Italia, invece, si sta facendo complice di questo genocidio”.

 

A spiegare il compito e le procedure dei corridoi umanitari, una delle modalità alternative per accogliere i migranti con un visto e attraverso dei metodi sicuri, l’avvocatessa Tiziana Arcoraci. “Questa soluzione è una delle tante e nasce nel 2015 con l’obiettivo di ampliarsi a quante più persone possibili – ha sottolineato – Certamente le risorse sono limitate ma non è reale il dato di affluenza esagerato di cui si parla”. Nel corso del dibattito ha preso la parola anche l’avv. Carmelo Picciotto, da anni impegnato da professionista e da attivista nella tutela dei diritti dei migranti. “Durante il nazismo si diceva che il problema erano gli ebrei – ha spiegato – oggi Salvini dice che il problema sono i migranti. Come attivisti e come avvocati dobbiamo schierarci dalla parte di chi viene e racconta di storie di torture, di cocci di vetro con cui vengono feriti o di ossa spezzate. Quando i politici aboliscono i permessi umanitari serve una grande mobilitazione perché il permesso è un fatto di civiltà”.

I lavori sono stati introdotti dall’avvocato Giovanni Villari, delegato alla formazione ordine avvocati Messina, e da un collegamento video con Alessandro Porro di SOS Mediterranee che ha fatto il punto sulla attuale situazione della nave Aquarius ferma al porto di Marsiglia e senza l’autorizzazione a poter partire.

 

 

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