Sbarchi, nave irlandese approda a Messina: oltre la propaganda di Salvini (video)

di Palmira Mancuso – La Nave Samuel Beckett è stata accolta a Messina al grido di “Hurruiya”, libertà in arabo. A gridare a gran voce le centinaia di partecipanti alla manifestazione delle magliette rosse promossa da Don Ciotti in tutta Italia, e che ha portato un segnale concreto di risveglio dell’opinione pubblica a difesa dei diritti umani.

Mentre continua la campagna denigratoria sulle ong, con il conseguente numero di vittime (dati che nessuno conoscerà mai veramente) il Governo italiano persevera nella propaganda, e ieri persino i giornalisti di Rainews24 sono stati minacciati di punizioni disciplinari per aver aderito alla manifestazione di Libera e di altre associazioni. La nave della marina militare irlandese non ha neanche pensato di violare i trattati internazionali, ha recuperato questi naufraghi e certo non ha ricevuto l’ordine di portali in Irlanda. Intanto la la commissaria ai diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, criticando l’operato dei Paesi europei che stanno “ostacolando il loro lavoro mettendo così a rischio la vita di numerose persone”,  li ha invitati a “fare pieno uso delle capacità di ricerca e di salvataggio disponibili, compresa quella delle navi delle Ong”Matteo Salvini, però, non intende arretrare di un millimetro nonostante sia sempre più crescente il pressing da parte dell’opinione pubblica anche italiana che chiede la riapertura dei porti.

E c’è chi denuncia una vera e propria censura sugli sbarchi, come il giornalista Sergio Scandura:

“La Nave Samuel Beckett (aspettando godot) della marina irlandese /EuNavForMed. Arrivata a Messina alle 21. Sbarcati 93 uomini, 11 minori di cui 2 bambini, 2 donne, una incinta già portati al centro di messina. Nazionalità perlopiù Sudan e Sud Sudan. Nessuna comunicazione del suo arrivo (a sorpresa) da parte degli soggetti istiutzionali (mininterni, mrcc roma che non risponde, prefettura messina) se non da parte di fonti locali non istituzionali, improvvisate.
Non sappiamo nulla: se rescue diretto o trasbordo, se tripoli est oppure ovest. La nostra fonte mininterni di prima (un funzionario democratico) non ci fa sapere più nulla da settimane. I salvataggi delle persone sono un segreto di stato ormai“.

Fonti locali dicono a Messinaora che le due donne sono una sudanese e un’eritrea, gli altri tutti uomini di nazionalità quasi esclusivamente sudanes, un egiziano, due della Guinea Conakry, uno del Ciad, qualche eritreo e qualche somalo. Uno sbarco tranquillo, di cui non conosciamo che il risultato dei soccorsi, fortunatamente andati a buon fine, come mostrano le immagini:

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