Il tennista messinese Mirko Cutuli vince il Torneo Internazionale Città di Gaeta

di Marina Pagliaro – Sono la determinazione, la passione e la grinta che contraddistinguono Mirko Cutuli, il primo messinese ad aggiudicarsi la vittoria al “Torneo Internazionale Citta’ di Gaeta – Trofeo SARA Cup”. Il giovane tennista, classe 1996, ha letteralmente dominato l’ora e mezza di partita con due set 6-1 6-4 che hanno messo da parte l’argentino Juan Pablo Paz, fra i primi 300 giocatori del mondo. Un riconoscimento importantissimo per il nostro concittadino che è adesso il primo titolo ITF in carriera e che oltre a ottenere l’importante risultato al Circolo Tennis Gaeta ha anche vinto un montepremi di 15mila dollari. “Una bellissima soddisfazione!”. Così commenta Mirko, determinato a proseguire nel suo percorso che è cominciato a Messina sin da quando era piccolo.

“Avevo cinque anni quando ho iniziato a giocare a tennis e ben presto ho scoperto di essere portato per questo sport – continua Mirko – Una passione tramandata da mio padre che mi ha sempre stimolato e motivato con delle argomentazioni valide per andare avanti in questa strada”. I suoi primi passi con in mano una racchetta nei circoli messinesi e a 12 anni, grazie a un maestro croato, ha cominciato a mettersi alla prova gareggiando e collezionando i primi risultati con la Federazione Italiana Tennis. Con la partecipazione nel 2012 al Campionato Italiano Individuale Under16 Mirko diventa il primo siciliano a vincere. E sempre nel 2012 si aggiudica anche la vittoria al Campionato d’Europa e del Mondo a Squadre con Quinzi e Baldi, diventando il primo italiano nella storia del tennis della nostra nazione a trionfare. E i primati che Mirko ha collezionato nel corso della sua carriera non si fermano qui: l’ultimo da Gaeta è arrivata proprio due settimane fa. Tanto giovane ma parecchio sicuro del suo percorso Mirko che, con la sua determinazione e grazie ai tanti bei risultati ricevuti, ha deciso di dedicarsi al tennis a 360 gradi. “Adesso vivo a Palermo e faccio la mia preparazione in una Accademia – racconta ancora – Mi alleno sei ore al giorno e non posso fare altro. Palermo è un’altra realtà certamente ma per me è stata dura andar via da Messina, è la mia città e non è facile”.

Nostalgia che non allontana Mirko dal suo percorso che con tenacia e resistenza continua a costruire passo dopo passo. “Ai giovani che vogliono fare sport agonistico consiglio di crederci sempre anche quando le cose vanno male – aggiunge – In questo sport le cose possono andare bene e male perché a livello mentale è davvero dura ma bisogna crederci. Grandi giocatori professionisti da piccoli non erano fortissimi ma poi sono diventati grandi: Checchinato, Vanni, Lorenzi sono la dimostrazione che duro lavoro e sacrificio pagano sempre”. Nemmeno l’estate ferma l’impegno di Mirko che adesso gareggerà a Gubbio, Pontedera e Slovenia.

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