Freedom Flottilla 2018: AlAwda bloccata, Freedom in arrivo a Gaza

La barca AlAwda (il ritorno) è stata bloccata in acque internazionali (50 miglia da Gaza) con 4 navi da guerra israeliane,  i passeggeri e l’equipaggio sono stati arrestati e alcuni di loro (Herman Reksten, Mike Treen e Swee Ang) hanno riportato ferite nell’assalto violento ricevuto. A darne notizia gli attivisti di Messina che seguono la missione di Pace della Freedom Flotilla, che nello Stretto ha fatto l’ultima tappa prima di fare rotta a Gaza.

I due passeggeri israeliani sono stati liberati su cauzione mentre gli altri trattenuti in prigione. Nelle giornate di ieri e oggi le/gli attiviste/i sono state/i espulse/i verso i rispettivi paesi: Spagna, Svezia, Norvegia, Francia, USA, Malesia, Canada, Australia, Nuova Zelanda.

La barca è norvegese e sarebbe stata regalata ai pescatori di Gaza (4000 pescatori per 700 imbarcazioni per soli 3 miglia di mare, decisione unilaterale di Isreaele unilaterale, in contrasto con le 20 miglia previste dall’Accordo di Oslo).

“Quattro navi da guerra contro un carico di garze e farmaci per le migliaia di feriti provocati dagli attacchi ingiustificati e contro ogni accordo internazionale da Israele – sottolineano gli attivisti – Freedom la 2a barca partita dalla Sicilia dovrebbe arrivare domani a Gaza, AUSPICHIAMO CHE LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE SOSTENGA LA
SUA AZIONE DI PACE”.

Intanto sul piano politico,  i consigli municipali di Napoli, Torino, Bologna, Firenze e Pisa hanno chiesto al governo ed alla comunità internazionale di imporre un embargo militare contro Israele e di renderlo responsabile dei suoi ripetuti crimini contro i palestinesi.

Le città hanno richiesto questa azione in conformità con il Codice di condotta dell’Unione europea sulle esportazioni di armi, in quanto l’Italia è considerata uno dei principali esportatori di armi verso Israele.

Il gruppo BDS in Italia ha invitato tutti i consigli comunali italiani a partecipare alla campagna di embargo militare e a intraprendere azioni reali per garantire il rispetto delle leggi umanitarie italiane e internazionali.

Da parte sua, il Comitato nazionale BDS di Gaza ha salutato le città italiane per le loro decisioni sul boicottaggio militare di Israele, che è una delle più importanti forme di solidarietà con il popolo palestinese e di sostegno alla resistenza pacifica popolare contro
l’occupazione israeliana.

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