Il Coni risponde a Genovese sul ripescaggio: “Non è nostra prerogativa”

Dall’ARS per il ripescaggio dell’Acr Messina in serie C era intervenuto Luigi Genovese. Il giovane deputato, con una lettera inviata al Coni, alla Lega Pro e al commissario della Figc, aveva proposto la riapertura dei termini per consentire ai club di fare domanda.

“Questa mattina ho inviato la lettera in allegato a questo post ai presidenti del Coni e della Lega Pro e al commissario della Figc. Ho chiesto ai destinatari, in linea con quanto fatto la scorsa settimana dal sindaco De Luca, di valutare concretamente l’ipotesi di riaprire i termini per consentire ad altri club di Serie D, tra cui ilMessina, di presentare domanda di ripescaggio in terza serie, così da garantire la restaurazione del format a 60 squadre”, aveva scritto sul suo profilo Facebook. “Il motivo di questo mio intervento, come esplicitato nella missiva, è connesso ad una visione che inquadra il calcio all’interno di una cornice che supera il semplice concetto di sport. Il calcio è un fenomeno che produce aggregazione sociale, identificazione con il proprio territorio ed indotto economico. La storia e il blasone del Messina, uniti al bacino di utenza rappresentato dalla città meriterebbero, quantomeno, di essere tenuti in seria considerazione, evidenziate anche la serietà, la disponibilità e la solidità economica dell’attuale proprietà del club. Da messinese e da tifoso del Messinami auguro che la Figc possa darci la risposta che attendiamo”.

Oggi è arrivata la risposta da parte della Federazione e a darne l’annuncio è ancora Luigi Genovese attraverso il suo profilo. “Questa mattina il presidente del Coni, Giovanni Malagò, mi ha inviato una nota in risposta alla lettera in cui sollecitavo i vertici dello sport e del calcio italiano a tenere in considerazione la possibilità di riaprire i termini per permettere ai club esclusi dalla prima graduatoria, quindi anche al Messina, di presentare domanda di ripescaggio in Serie C. Il massimo dirigente del Coni ha esternato piena comprensione per le ragioni esplicitate nella lettera inviata dal sottoscritto e per “il sentimento di una città, dei tifosi e di tutti gli appassionati”. Il presidente Malagò ha però sottolineato che “in virtù dell’autonomia tecnico-regolamentare riconosciuta a ciascuna Federazione sportiva nazionale, non rientra tra le prerogative ed i poteri del Presidente del Coni intervenire direttamente in merito a situazioni di questo tipo”. Alla luce di queste considerazioni, Malagò ha aggiunto che ogni determinazione riguardante la formazione degli organici dei campionati “non può che essere rimessa ai competenti organi della Federazione”. Nel ringraziare pubblicamente il presidente Malagò, e volendo tenere in assoluta considerazione il pensiero di Gabriele Gravina – presidente della Lega Pro che ha più volte ribadito la necessità di tornare al format a 60 squadre (soluzione che giocoforza si tradurrebbe nella riapertura del bando per la presentazione delle domande di ripescaggio) -, è quindi necessario chiarire che la decisione rispetto ad un’eventuale riapertura ed estensione dei termini per la presentazione delle domande di ripescaggio, nonostante l’attuale fase di gestione commissariale della Federazione, rimane ad esclusivo appannaggio della Figc, e quindi del commissario Roberto Fabbricini. A questo punto, non resta che attendere una risposta, che speriamo arrivi in tempi celeri, da parte dalla massima istituzione calcistica del nostro paese. Spero di potervi dare ulteriori aggiornamenti al più presto”.

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