Capo Peloro Fest 2018: il racconto di un trionfo di musica, cultura ed energia

Una straordinaria festa aperta a tutti, un’occasione per condividere gioia nella propria terra, contenuti importanti ed ottima musica. È andata così per la quarta edizione del Capo Peloro Fest, evento organizzato dalla Pro Loco Capo Peloro con la direzione artistica di Nello Cutugno e Paolo Alibrandi. Si è conclusa ieri la due giorni di puro divertimento sulla spiaggia di Punta Faro, nello spazio libero sotto il pilone. Un grande palco ha accolto artisti di livello e riscosso grande successo nonostante uno slittamento di data dalla metà alla fine di agosto. 

Il direttore artistico Nello Cutugno, già presidente della Pro Loco Capo Peloro ha così salutato la fortunata edizione: 

“Tirando le somme di questa quarta edizione del Capo Peloro Fest, travagliata e lunga nella sua preparazione, possiamo dirci molto felici e soddisfatti per tanti motivi. Primo fra tutti, una consapevolezza importante: questo gruppo c’è ed è fortissimo. Il Capo Peloro Fest è ormai atteso da tutta la città e conosciuto anche a livello regionale. Lo slittamento di data ha sicuramente richiamato un ulteriore investimento di energie ma abbiamo superato anche questo. Come presidente della Pro Loco mi sento orgoglioso di questo gruppo a cui non manca la voglia di fare, di reagire alle difficoltà che possono presentarsi e di far conoscere a tutti con l’impegno e la partecipazione le bellezze del proprio territorio. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto, il main sponsor GICAP e tutti gli sponsor e partners, il numeroso pubblico, gli artisti coinvolti ed i tecnici. Tutti, dai messaggi tramite i social alla effettiva presenza, si sono stretti intorno a noi e sottolineato quanto fosse importante portare avanti questo e tutti gli altri progetti. Un germoglio esiste ed è bellissimo. Il significato insito in questa manifestazione per noi è fondamentale. È stimolo ad andare avanti, occasione di confronto, motivo di orgoglio. Noi orgogliosamente mettiamo i piedi sulla nostra sabbia, ripuliamo la nostra spiaggia, viviamo il nostro territorio. L’obiettivo è contagiare tutti con le emozioni suggerite dalla musica, l’entusiasmo che si riconosce nei nostri occhi ed il profondo contatto con la natura in un posto unico in riva allo Stretto di Messina. Tutto questo ha creato in noi un forte legame con la terra e vogliamo che tutti possano vivere lo stesso. La gioia di ascoltare i Kunsertu e la loro “Mokarta”, cantata migliaia di volte intorno ai falò su quella stessa spiaggia, è stata immensa. La serata in cui si è esibita la storica band messinese è stata la più seguita e partecipata di tutte le edizioni, ed in generale, questa quarta ha segnato un ulteriore passo in avanti in riscontro di pubblico ed offerta artistica. L’eccellente lavoro di squadra che ci caratterizza da sempre ha fatto in modo che l’organizzazione fosse millimetrica e che tutto funzionasse perfettamente senza problemi. Obiettivo da perseguire per la quinta edizione  sarà non soltanto giungere ad un pubblico sempre più numeroso ma riuscire a coinvolgere maggiormente il tessuto imprenditoriale e sociale. Abbiamo inondato la spiaggia e risvegliato le menti sopite così come pronunciava lo slogan di quest’anno. Speriamo di raggiungere e coinvolgere le istituzioni cittadine e regionali per poter migliorare e riuscire ad innalzare sempre di più il livello artistico della manifestazione, per continuare a diffondere quell’energia propria del Capo Peloro Fest”

Per il cinema sotto le stelle giovedì 30 è stato proiettato il film documentario “Cimena”, docu-film che Salvo Spoto dedica a tutti i siciliani che sognano di fare cinema come attori, registi o scrittori; venerdì 31 è stata la volta del sentimentale e struggente cortometraggio dal titolo “U pisci spada” per la regia di Antonello Piccione ed i disegni di Lelio Bonaccorso; subito dopo, la visione di “Sono tornato”, film di Luca Miniero e Nicola Guaglianone che ha divertito e mosso importanti riflessioni. 

Grande riscontro per le presentazioni dei libri scelti per l’edizione 2018, alla presenza degli autori che hanno incontrato i loro lettori ed autografato copie: straordinaria la verve di Gianmarco Orlando, autore di “Tatato” che si è prestato anche nel ruolo di presentatore; sguardo alle radici con la leggenda misteriosa di Riva, città sommersa che rivive nel racconto di Grazia La Fauci; l’ironia e la capacità di affrontare la realtà politica e sociale in cui viviamo ma col sorriso in “Messaggio per una scimmia che si crede un’aquila” di Domenico Oteri; e poi un momento di forte riflessione con la proiezione di immagini girate a bordo della nave ONG “Aquarius” con Lelio Bonaccorso, disegnatore e co-autore insieme allo scrittore Marco Rizzo della pluripremiata graphic novel “Salvezza”, edita da Feltrinelli Comics. Tantissimi i richiami al tema dominante scelto per questa quarta edizione del CPF18, “Dalla terra al mare”. Partire dalla contemplazione del mare quale fonte della prima tenerezza ma anche di immenso smarrimento e giungere all’esaltazione della terra con le sue contraddizioni, lei porto sicuro, approdo e salvezza. Come sempre tra le priorità, per una campagna di sensibilizzazione perennemente in corso, si è parlato di tutela del territorio, omaggiato frequentemente di proiezioni in vidiwall, immagini strepitose e suggestive che hanno presentato i panorami ed i più bei scorci della Riserva Naturale Orientata di Capo Peloro. Numerose le esposizioni degli artigiani, espressione nitida dell’amore per la creatività di questi luoghi per conciliare le più tradizionali lavorazioni a mano ad un nuovo estro inventivo ed al recupero dei materiali. 

E poi la grande musica. Una maratona incessante che ha visto protagoniste band e artisti tra i più famosi su tutto il territorio siciliano: Gianluca Montagna fronte Popup Market Sicily e Gianmarco Orlando, l’originale Shatta Gully, i sensazionali Silver Bullets, i carismatici Ka Jah City, l’energia contagiosa de I Figli dell’Officina, il suond ipnotico dei Tre Terzi, le miscele esplosive dei Malarazza 100% Terrone, la carica intensa di Intelaiatura Basimale. Notti magiche sfumate sulla cresta dell’onda da DJ set Papalia/Visual DJ Vincio e DJ set Dario Costa e Gianluca Montagna.

Indimenticabili, straordinari i Kunsertu che sul palco del Capo Peloro Fest hanno toccato un’altra importante tappa del Mokarta Tour ancora in corso. Tanta attesa, tanto calore per la band che vanta quarant’anni di musica e che ha coinvolto il numeroso pubblico con i più grandi successi da “Snow in Istanbul” a “Dumà”, alla famosa ballata “Mokarta”, un concentrato di forti emozioni regalate da Egidio La Gioia, Giacomo Farina, Maurizio Nello Mastroeni, Roberto De Domenico, Pino Garufi, Gianluca Sturniolo, Massimo Pino, Tanino Lazzaro, Fabio Sodano, Faisal Taher, Gaetano Leonardi, Stefano Sgrò. Importante momento anche l’omaggio ai Gens con la presenza di Pino Salpietro, batterista della band che celebra il 50esimo anniversario dalla fondazione. 

Magia, scienza e romanticismo grazie alle proposte di osservazioni astronomiche e programmi di simulazione della volta celeste da parte di studenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Messina, tutti in coda per poter osservare la luna e la volta celeste tramite telescopi sofisticati, con il supporto delle associazioni EPS Young Minds & OSA Messina Student Chapters.

 Anche questa edizione si conclude, dunque, mantenendo alto il suo livello e positivo il bilancio in partecipazione. Cresce l’entusiasmo dell’instancabile squadra di volontari che investe tutte le energie al servizio della buona riuscita dell’evento e che si lascia contagiare sempre più da quella inarrestabile voglia di tutelare e rendere migliore la propria terra.

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